#EuroMay - Un Primo maggio oltre ogni confine

Globalproject.info seguirà il #1M dalle piazze dell'Europa a quelle del Mediterraneo raccontando i mayday di libertà ed eguaglianza

29 / 4 / 2014

Fuori da ogni ritualità primaverile, quest’anno il Primo Maggio sarà nelle strade di tutto il mondo una giornata di mobilitazione e di lotta.

L’occasione in cui moltitudini di donne e uomini si misureranno in piazza con le conseguenze sociali di sette anni di crisi, certo globale, ma variamente diversificata nei suoi effetti nelle differenti aree del pianeta.

Due aspetti sono però comuni ai quattro angoli della Terra: la crescita vertiginosa delle diseguaglianze e le soluzioni di chiusura autoritaria con cui il potere risponde alle domande sociali di cambiamento.

Ecco perché due parole chiave, antiche ma sempre nuove, risuoneranno in ogni piazza: uguaglianza e libertà.

Antiche come l’anglosassone “May Day” che da celebrazione celtica della primavera è divenuto il termine che indica, a partire dalle lotte vincenti per la conquista della limitazione a otto ore del tempo di lavoro (e dalla memoria del massacro operaio di Haymarket a Chicago nel 1886), la giornata internazionale del lavoro.

Nuove perché, da ultimo nella gestione capitalistica della crisi attuale, quel lavoro ha subito una profonda metamorfosi delle sue forme e delle modalità in cui viene comandato e sfruttato.

Potenti perché l’espressione “mayday” indica anche, universalmente, il grido di aiuto, la richiesta impellente di soccorso di chi si trova in pericolo di vita.

Questo grido attraverserà e romperà, nella giornata del Primo Maggio, ogni confine.

Quei confini che sono stati artificiosamente costruiti per separare, per dividere e segmentare il lavoro vivo sfruttato. Per poter trasformare l’intelligenza e la forza dei molti, e il potenziale di cooperazione che la loro combinazione esprime, in rendita accumulata per pochi, attraverso la suprema mistificazione della privata appropriazione. Per poter meglio esercitare su di esso, su tutti noi, quel comando parassitario che diviene, ogni Primo Maggio che passa, una zavorra sempre più insopportabile.

Le rivendicazioni di libertà ed eguaglianza attraverseranno e romperanno ogni confine.

I confini istituzionali dell’Unione Europea, là dove le politiche di austerità cercano di comprimere e di negare una radicale domanda di redistribuzione della ricchezza socialmente prodotta, a partire da un reddito dignitoso per tutte e tutti.

I confini del Mediterraneo, là dove filo spinato, pattugliamenti navali, centri detentivi e dispositivi normativi cercano di cancellare i diritti fondamentali alla mobilità e alla cittadinanza.

I confini dei vecchi e nuovi nazionalismi, che si riaffacciano come pretesto per politiche di potenza che ricomprendono l’orrore della guerra nel ventaglio delle risposte alla crisi.

I confini con cui si cerca di precludere l’accesso universale ai “commons” e riservare lo sfruttamento dei beni comuni al capitale finanziario.

Globalproject sarà in ognuna di queste piazze dove, contro e oltre ogni confine, risuoneranno i “mayday” di libertà ed eguaglianza. Da Berlino a Istanbul, da Milano a Parigi, l’elenco sarebbe lunghissimo. Seguiteci – per l’intera giornata del Primo Maggio e oltre, verso le giornate europee d’azione – e contribuite attivamente, ovunque voi siate, con gli hashtag #1M e #EuroMay.