Falconara (An) - Restiamo umani... Sull’emergenza freddo

6 / 2 / 2012

Finalmente dopo una settimana circa di emergenza freddo, dopo mesi di polemiche sulla condizione dei senza fissa dimora a Falconara, dopo che un vasto movimento di opinione che si è opposto alla politica securitaria dell’Amministrazione Brandoni aveva già promosso iniziative autorganizzate di sostegno ai senza tetto che occupavano alcuni stabili della Ex Montedison come ad altri, per lo più migranti, rimasti senza un tetto in questo gelido febbraio, si è arrivati ad una soluzione transitoria e temporanea, che certo non cancella quanto avvenuto e le responsabilità inequivocabili di chi per un pugno di voti, in nome di un del tutto distorto e travisato concetto di legalità e sicurezza, ha voluto infierire sulle vite di una trentina di rumeni nei modi che sappiamo.

Da ieri, in forma ancora non ufficializzata, se mai lo sarà (non esistono ancora nessuna ordinanza nè atti di giunta in merito), il Comune di Falconara M.ma ha messo a disposizione, per 24 fissa dimora, un locale riscaldato, con un unico bagno adiacente alla sede della Polizia Municipale per i prossimi 7 giorni.

L’Amministrazione ha richiesto la collaborazione delle Associazioni di Volontariato del territorio per il reperimento di volontari che possano garantire il servizio nella struttura.

Ieri alcuni volontari hanno ripulito la stanza, già dotata di alcuni letti. Per i prossimi giorni verrà allestito, sempre dai volontari autorganizzati, un servizio di accoglienza pomeridiano e notturno dalle ore 19.00 alle ore 21.00 e dalle ore 21.00 alle ore 07.00.

Una soluzione discrezionale e parziale quindi, che se segnala come ormai le posizioni assunte da questa amministrazione sulla questione fossero intollerabili e indifendibili, non nasconde la malsopportazione della stessa per questa concessione dovuta.
Ci sembra necessario ribadire come questa soluzione circoscritta nei numeri e nei tempi dell’accoglienza, e praticata delegando e scaricando sulle associazioni di volontariato ogni mansione pratica e organizzativa, sia insufficente e esclusivamente dettata dall’emergenza e dal clima di pressione suscitato dal largo movimento di protesta autoconvocatosi.

Molti senzatetto, costretti ancora in condizioni estremamente precarie, ne sono esclusi, come anche le stesse 24 persone attualmente ospitate hanno poche certezze, forse nemmeno quella di poter recuperare i locali occupati in precedenza nella fabbrica dei veleni dismessa. Rimandiamo ogni altra necessaria considerazione e azione a emergenza conclusa.

Intanto il servizio di raccolta di beni di prima necessità continua nelle modalità indicate sul gruppo Facebook "Emergenza freddo a Falconara".

Allo stato attuale servono prioritariamente: asciugamani, sapone, piatti, bicchieri, tovaglioli e posate di plastica, biancheria intima, detersivi e materiale per la pulizia dei pavimenti.

Urgente segnalare anche le disponibilità per coprire i turni di accoglienza (scrivere all'indirizzo [email protected]).

Sempre ieri davanti alla vecchia sede comunale di via Matteotti, ore sede dei Servizi Sociali, campeggia uno striscione con su scritto “Restiamo umani”.