Oggi 5 luglio un centinaio di attivisti No Tav hanno atteso l’arrivo di Renzi a Fortezza -in provincia di Bolzano-; di certo non un benevenuto per il Presidente del Governo che in queste settimane si sta prodigando in un lungo tour in giro per l'Italia a sostegno delle grandi opere indispensabili per il Paese.
Infatti, proprio a Fortezza è stato aperto un info point della società BBT SE di propaganda a favore del tunnel e la - successivamente non verificata - presenza di Renzi sarebbe stato un chiaro ed ulteriore segnale di appoggio a politici ed industriali sui fondi per il tunnel di base del Brennero.
Gli attivisti hanno aspettato invano il suo arrivo, con un presidio informativo e di lotta contro il TAV, ma hanno avuto l'ennesima dimostrazione che chi sta al Governo non è disponibile ad un confronto con chi denuncia l'inutilità delle grandi opere in generale e contesta le scelte politiche che vengono ormai da anni calate dall'alto.
Molti gli interventi per ribadire l’inutilità del corridoio del Brennero e lo stesso sistema speculativo delle grandi opere che, come hanno dimostrato i recenti scandali dell’Expo e del Mose, si riconferma un modo proficuo con il quale mafiosi e pochi privati possono trarne beneficio.
No Tav non significa solo resistenza contro opere inutili e dal costo rovinoso, ma significa soprattutto lottare per un modello sociale ed economico senza devastazione dell’ambiente, senza le merci al primo posto, senza disuguaglianze, senza sfruttamento.
Non sono mancati interventi e slogan in solidarietà agli attivisti accusati di terrorismo e, ancora una volta, è stato sottolineato che difendere il proprio territorio dalla devastazione del TAV - come da qualsiasi altra grande opera - non può essere considerato terrorismo.
Saremo in piazza anche l’otto luglio quando Mattero Renzi si recherà al cantiere del Mose.
Da Fortezza a Venezia per gridare ad alta voce che vogliamo una sola grande opera: casa e reddito per tutt@.
Ci vediamo l’otto luglio.
#Renzistaisereno #Notav #Nomose
Cs Bruno