Francia. Mobilitazione contro i treni nucleari

29 / 11 / 2011

Undici vagoni di scorie nucleari tedeschi trattati dalla società industriale Areva tornano in Germania ma con un forte ritardo alla partenza da Valognes nella regione della Manica. Il convoglio è stato bloccato dai collettivi del movimento antinucleare francese che da lunedì 21 si sono concentrati organizzando un Campo contro il passaggio dei treni radioattivi.

Martedi a Valognes c'è stata una manifestazione promossa da Greenpeace insieme ai Verdi (EE-LV) per protestare contro il dodicesimo trasporto di rifiuti nucleari che attraversa il nord Europa mentre oltreconfine 19mila poliziotti tedeschi sono stati preposti alla 'protezione' del treno fino alla sua destinazione, Gorbelen, 120 km da Amburgo.

Il "fortino su rotaia" come Areva definisce il convoglio per il trasporto militarizzato di materiale radioattivo non è riuscito a partire come previsto perché centinaia di manifestanti, dopo aver sfondato le barriere della polizia che impedivano l'accesso alla ferrovia, hanno posato massi e blocchi di cemento sui binari. I CRS, corpo speciale antisommossa, hanno tentato per ore di impedire il blocco con lacrimogeni, taser e manganellate. Oltre ai feriti, cinque persone sono state arrestate per aver attraversato i binari e sette sono accusate di avere incendiato un furgone e altri mezzi delle forze dell'ordine.

Valognes in stato di assedio con scuole e licei chiusi, circolazione vietata, stazione ferroviaria presidiata e treni annullati un'intera giornata per permettere ai rifiuti nucleari di tornare 'a casa' ed essere stoccati, poi sepolti.

La risposta alla questione delle scorie radioattive resta militare. L'industria nucleare deve sbarazzarsene e lo fa da 60 anni a grande rischio e pericolo delle popolazioni come viene denunciato da quindici anni con forti mobilitazioni anche in Germania dove ogni trasporto diventa una specie di 'zona rossa' mobile violata da decine di migliaia di persone.

Il materiale radioattivo che circola attraverso l'Europa è denunciato anche dal sindacato dei ferrovieri Sud-Rail che è in allarme per i 500 trasporti chiamati Castor ( Cask for storage and transportation of radioactive material ) di 2000 tonnellate ciascuno, ogni anno in Francia. Teme che i lavoratori subiscano contaminazioni permanenti anche se il partito del nucleare sostiene con Sarkozy che si tratta di "un'energia meno cara, più pulita e più sicura".