Anche Genova oggi si è mobilitata per chiedere a gran voce la scarcerazione immediata di tutti i compagni arrestati questa mattina. Per il pomeriggio è stato convocato un presidio in zona università da cui poi ci si è mossi in corteo spontaneo per il centro storico fino a giungere a Palazzo Ducale, al cui interno erano riuniti in convegno il rettore dell'università di Genova Deferrari, la sindaco Marta Vincenzi e il presidente della regione Liguria Claudio Burlando.
Il convegno trattava di quale futuro per Genova; paradossale proprio oggi che ventuno persone che lottano contro lo smantellamento dell'istruzione pubblica e per un futuro meno precario sono state arrestate.
La storia si ripete: otto anni fa dentro quello stesso Palazzo Ducale erano riuniti gli auto-nominati otto grandi, la nostra città era militarizzata, noi riempivamo le strade costruendo un altro mondo possibile, la risposta fu una spietata repressione. Oggi manifestare è di nuovo reato, il governo scaglia un violento attacco contro l'Onda, protagonista del conflitto sociale a partire dall'autunno e unico reale soggetto d'opposizione del paese; è chiaro il progetto di instaurare un clima intimidatorio contro chiunque proverà a scendere in piazza nei prossimi giornicontro il g8 della crisi.
Abbiamo fatto irruzione all'interno del convegno prendendo parola perchè le istituzioni locali si pronunciassero chiaramente contro gli arresti di questa mattina e per la scarcerazione dei 21 compagni, cogliendoli alla sprovvista, ma raccogliendo la solidarietà di sindaco e rettore.
Anche a Genova l'Onda non si arresta!
Liberi tutti subito!