Grecia - I lavoratori del quotidiano Eleftherotypia in sciopero pubblicano il loro giornale

19 / 2 / 2012

Nel sito diagonal.net viene raccontata la storia dell'autogestione intrapresa dai lavoratori del quotidiano Eleftherotypia in sciopero da mesi perchè non prendono lo stipendio.

Il 15 febbraio hanno messo in edicola il giornale prodotto da loro. Ne sono state vendute 30.000 copie.

In una intervista il redattore Moisis Litsis spiega le ragioni della lotta e le inquadra nella situazione dell'informazione in Grecia.

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Moisis Litsis, redattore del quotidiano ’Eleftherotypia’: "L'autogestione è l'unica soluzione " 

I lavoratori tornano con un loro giornale!

E' fatta! I lavoratori del quotidiano Eleftherotypia (Libertà si Stampa¡, uno dei maggiori e più prestigiosi quotidiani greci, avanzano nel progetto di editare il proprio giornale Eleftherotypia dei Lavoratori.

Dal 15 febbraio nelle edicole è apparso un quotidiano scritto direttamente dagli 800  lavoratori che dal 22 dicembre sono in sciopero contro il fatto che non sono pagati dal mese di agosto.

I lavoratori del quotidiano (giornalisti, tecnici, impiegati etc ..) dopo aver visto che il proprietario ha richiesto il fallimento per non pagare i salari, hanno deciso di continuare la mobilitazione editando il giornale e raccontando attraverso le sue pagine, la situazione attuale della Grecia.

Un periodico distribuito in tutto il paese al prezzo di 1 euro (i giornali normalmente costano 1,30 euro) e con l'obiettivo di mantenere la cassa di resistenza.

Non prendono il salario da 7 mesi e si mantengono grazie al movimento di solidarietà fatto da collettivi e cittadini che fanno donazioni in denaro o in alimenti etc ..

Con la decisione di editare il proprio giornale e con il denaro delle vendite i lavoratori potranno sostenere lo sciopero ed avanzare in una sorte di "autogestione".

Il giornale è confezionato in spazi solidali perchè la proprietà ha bloccato il riscaldamento nelle stanze del quotidiano, i sistemi di scrittura per i giornalisti e ha cercato di rendere inutilizzabili i locali della sede. Il nuovo giornale è stato stampato grazie all'aiuto dei sindacati e dei lavoratori della stampa. 

La proprietà che ha paura dell'impatto dell'edizione autogestita, minaccia di ricorrere alla giustizia, licenziando i membri del comitato di redazione che sono stati eletti dall'assemblea generale degli scioperanti.

Il pubblico greco e non solo i lettori di  Eleftherotypia, aspettano con interesse l'apparizione del quotidiano poichè la dittatura dei mercati corre parallela alla dittatura sui mezzi di comunicazione che rendono opaca la situazione in Grecia e non ci fosse stato il tentativo fin dal 2010 di creare consenso dicendo che non c'era alternatativa fin dal primo Memorandum, firmato da Papandreu, di cui tutti oggi riconoscono il fallimento, avremmo visto il popolo greco rivoltarsi prima per opporsi ad una politica catastrofica per tutta Europa.

Il caso di Eleftherotypia non è l'unico. Decine di imprese private hanno smesso di pagare i propri lavoratori e gli azionisti le hanno abbandonate in attesa di tempi migliori .. nella stampa la situazione è ancora peggiore.

A causa della crisi le banche non prestano altro denaro e i padroni non vogliono mettere fondi propri, preferendo ricorrere all'articolo 99 ( almeno 100 società quotate in borsa l'hanno già fatto) per prendere tempo in vista della bancarotta europea e della probabile uscita dall'euro.

’Elefthrotypia’ è nata nel 1975 come "giornale dei redattori" nel periodo di radicalizzazione che è seguito alla caduta della dittatura nel 1974. Oggi in un epoca marcata dalla "nuova dittatura dei creditori" internazionali, i lavoratori e le lavoratrici di Eleftherotypia hann l'ambizione di diventare un esempio di un informazione diversa, resistendo al "terrore" sia della proprietà che dei padroni dei media, che non vogliono vedere in nessun modo le sorti dell'informazione nelle mani dei lavoratori.

Moisis Litsis è redattore economico, membro del Comitato di Redazione di Eleftherotypia di Lavoratori de los Trabajadores e membro supplente del Consiglio di Amministrazione del sindacato greco dei giornalisti  (ESHEA).

Tratto da Diagonal.net