Grecia - Sciopero generale e mobilitazioni contro il terzo pacchetto di misure

La Grecia laboratorio sociale della crisi

20 / 2 / 2013

Abbiamo contattato Argiris Angelopolous mentre sta finendo la giornata di sciopero generale indetto dai principali sindacati pubblici e privati.

Ascolta l'audio 

Lo sciopero di oggi si inserisce in un costesto particolare perché siamo all'applicazione del terzo memorandum che significa continuità dei diritti civili ed economici. Per questo oggi hanno scioperato le maggiori confederazioni sindacali sia pubbliche che private e il PANE collegato al partito comunista che ha fatto un suo corteo e un suo comizio. Al concentramento sindacale hanno partecipato 50-60 mila persone e si è concluso a Syntagma mentre il corteo del PANE di circa 15 mila persone si è concentrato da un'altra parte.

La partecipazione allo sciopero generale, visto che oramai ne abbiamo fatti davvero tanti, non è stata massiccia. E questo sappiamo che è un grande problema per i sindacati.

Siamo però in una situazione in cui stanno scadendo tutti i maggiori contratti nazionali collettivi, e si vorrebbe sostituire a questi dei contratti individualizzati. Stiamo parlando di 42 settori lavorativi che dovrebbero subire questa riforma. Questo è stato uno dei motivi della proclamazione dello sciopero da parte dei sindacati.

Un'altro aspetto particolarmente grave in questo momento è che la troica e il governo di Samaras stanno spingendo a fondo sui licenziamenti massicci nel settore pubblico, per questo oggi c'erano in piazza anche i sindacati del settore pubblico.

Per certi versi oggi la Grecia è un grande laboratorio di proteste e di disobbedienza civile: abbiamo tantissimi mercati di scambio diretto senza intermediari per gli alimenti, abbiamo il primo esempio in europa di fabbrica occupata e recuperata a Salonicco.

Quest'ulitma esperienza della Viome autogestita ha dato tante speranze e molti la stanno appoggiando. Pochi giorni fa sempre a Salonicco ci sono state dure proteste contro l'apertura di una miniera d'oro con la distruzione di tutti i macchinari perchè questa miniera avrebbe comportato la devastazione del territorio. Il proprietario della miniera è un grande costruttore ed editore che voleva solamente sfruttare l'ambiente.

Contemporaneamente a tutto cio' c'è stata anche una forte repressione come quella contro i portuali in lotta, o come la precettazione quasi militare imposta ai lavoratori dei trasporti. La protesta contro queste misure repressive è stata portata avanti dai partiti e dalle organizzazioni di sinistra e dai sindacati che hanno denunciato come la troica e il governo siano disposti a fare di tutto per far passare le politiche neoliberali. Al tempo stesso le forze neoliberali hanno anche visto che non c'è stata una pressione così forte da determinare un cambiamento politico e per certi versi si stanno prendendo una rivincita e non fanno altro che continuare a proporre nuove dure misure che alimentano continuamente le tensioni sociali. Stiamo parlando di misure che hanno forti conseguenze sociali, basta pensare che i disoccupati di lunga durata superano il milione e mezzo. Stiamo parlando di persone che dopo un anno di disoccupazione perdono anche il diritto all'assistenza sanitaria e non hanno più nessun aiuto da parte dello stato. Per tutte queste cose i partiti di sinistra in Grecia parlano di un vero e proprio disastro umano.

Molte delle mobilitazioni di cui parliamo sono in risposta alle varie misure decise dal governo. Ma il governo adotta questa tattica: decide all'improvviso, e rende pubbliche all'ultimo momento le sue decisioni. Cercano di cogliere la gente impreparata.

In queste settimane stiamo aspettando le nuove misure sul fisco, visto che il governo dice di avere grandi buchi nelle entrate. Quello che vogliono fare è coprire i buchi di bilancio di nuovo tartassando le persone. In questi ultimi mesi motli non hanno pagato le tasse e il governo vuole mandare ai 2 milioni e mezzo di persone che non hanno potuto pagare una lettera un cui gli si dice che posso procedere con pagamenti rateali. La realtà è che la gente non ha pagato e non potrà pagare perchè oramai è stremata dalle misure prese dal governo.