Immancabile
arriva la seconda festa del raccolto organizzata dal C.An.Na. (collettivo
antiproibizionista napoletano). Una giornata che oltre ad un momento di festa e
di socialità, in una città vuota come quella napoletana, vuole essere un
momento di riappropriazione di un bi/sogno quello di essere liberi e
consapevoli di scegliere di assumere sostanze psicoattive. Viviamo in una
società dove a leggi come la
Fini Giovanardi, sempre più repressive e liberticide, e che
hanno il compito di estendere ed aumentare il controllo sociale, corrisponde di
contro la massima diffusione ed utilizzo delle sostanze. Un vero libero mercato
delle droghe che oltre ad aumentarne la diffusione ne ha abbattuto i prezzi e
peggiorato le qualità. La fotografia del presente è quella di un fallimento
catastrofico. Dopo settant’anni di politiche proibizioniste il consumo di
droghe è esploso come la dimensione delle mafie che le controllano. Questo
disastro ha oltretutto costi elevatissimi: umani, sociali ed economici.
Quest’anno a Vienna si è tenuta la conferenza ONU sulle droghe, nella quale,
mentre altri paesi partecipanti ragionavano sul proprio fallimento delle
politiche repressive, cercando di attuare un cambiamento di rotta per quanto
riguarda le politiche di riduzione e prevenzione del danno, e di
depenalizzazione della marijuana, l’Italia con Giovanardi si profilava lontana
anni luce dall’affrontare il tema delle droghe: d’altra parte come non essere
destinati a diventare zimbello mondiale, con un ministro che dimostra di non
avere la minima idea del tema sostenendo che “lo spinello buca il cervello“.
Il ministro in realtà è poco informato sull’argomento poiché la cannabis e i
suoi derivati hanno una tossicità acuta trascurabile e non sono mai stati
segnalati casi di morte per una dose eccessiva. In realtà non ci saremmo mai
potuti aspettare nient’altro da un governo di centro-destra, nè tantomeno da
uno di centro-sinistra, il quale per anni ha dichiarato di voler attuare reali
politiche antiproibizioniste svanite nel momento i cui questi signori hanno
occupato ruoli nel parlamento e nel senato.
Noi non ci siamo mai cascati, non abbiamo mai creduto che queste persone
volessero realmente apportare un cambiamento a questo paese, ed abbiamo sempre
continuato a viaggiare in un’altra direzione, lavorando dal basso con coloro
che hanno attraversato i nostri spazi, le nostre università, le nostre
comunità. Ci siamo sempre prodigati affinché la nostra indipendenza, la nostra
autonomia, la nostra libertà non fosse mai minacciata da nessuno, e per tale
motivo abbiamo sempre incoraggiato le persone all’autoproduzione, poiché
riteniamo essa una reale pratica d’indipendenza e di autonomia nei confronti di
chi attua politiche repressive in questo paese e di tutte le narcomafie che
tentano di controllare le nostre vite.
Per tale motivo quest’anno abbiamo deciso di condividere con tutti quelli che
attraverseranno il Lab. Occ. Insurgencia ,il giorno della festa del raccolto, i
prodotti della nostra indipendenza.
C.An.Na ( Collettivo Antiproibizionista Napoletano )