Li chiamano “sprechi”, ma in realtà sono diritti

Il 15 febbraio assediamo la Regione Campania

Contro piano rifiuti, privatizzazioni e tagli alla spesa sociale

13 / 2 / 2012

La Regione Campania si sta rendendo in questi mesi un istituzione che esegue di fatto l’intera ricetta del governo Monti. La cosiddetta austerità, varata dal governi dei professori legati a doppio filo con la Banca Centrale Europea ed il Fondo Monetario Internazionale, passa in questa regione attraverso il taglio lineare ai servizi pubblici a cominciare dai trasporti, che mette a serio rischio il diritto alla mobilità dei cittadini campani, oltre a mettere a rischio il futuro occupazionale dei lavoratori di tutte le aziende che gestiscono i servizi pubblici.Così come sul famoso “piano di riordino ospedaliero” attraverso il quale la giunta Caldoro, con il supporto del commissario straordinario Maurizio Scoppa, sta procedendo inesorabilmente e nonostante le proteste dei cittadini, alla chiusura di ospedali, persidi multidisciplinari, servizi di pronto soccorso, distruggendo la sanità nella nostra Regione. Ciò che si vive in ospedali come il Cardarelli o il Loreto Mare con una distesa di barelle in corsia frutto del taglio dei posti letto ed i calvari dei cittadini in processione da un ospedale all’altro per ricevere assistenza e cure, è frutto dei tagli lineari della giunta Caldoro.Li chiamano “sprechi”, ma in realtà sono diritti. I veri sprechi sono gli stipendi dei consiglieri regionali (fino a 10 mila euro al mese), le assunzioni fatta a chiamata diretta dalla giunta Caldoro, i consulenti e le infinte spese non giustificabili di cui, nel nome della distrubuzione di prebende, la Regione Campania si fa carico.Intanto la giunta Caldoro ha varato un nuovo piano dei rifiuti in perfetta continuità con i disastri fatti in questi anni dalle precendeti amministrazioni. Mentre il Comune di Napoli va nella direzione opposta osteggiando discariche ed inceneritori, mentre i cittadini ed i comitati di lotta rafforzano la mobilitazione contro lo scempio del territorio e per un piano di impiantistica alternativa al ciclo integrato dei rifiuti, Caldoro ed i suoi rilanciano su discariche ed inceneritori.A partire dalle mobilitazioni di Quarto e Giugliano contro discariche ed inceneritori dobbiamo osteggiare con ogni mezzo necessario il piano della giunta Caldoro che vuole continuare nell’opera di speculazione sulla vicenda rifiuti.Per queste ragioni partecipiamo il 15 febbraio “all’Assedio alla Regione” convocato da diverse reti di lotta e sindacati di base, per portare il nostro contributo alla battaglia complessiva contro le politiche di austerità e contro la giunta regionale della Campania. 

link all'evento_facebook

Rete Commons – Rete dei comitati per i beni comuni di Napoli e provincia