Tratto da l'Adige del 29.10.2011

Il 17 novembre anche a Trento la giornata mondiale di mobilitazione degli studenti: no allo spostamento del polo tecnologico

In piazza contro le Iti all’Italcementi

30 / 10 / 2011

Un corteo contro la scelta della Provincia di «ghettizzare» il polo tecnologico delle Iti all'ex Italcementi. Sarà probabilmente questo uno dei temi che gli studenti trentini svilupperanno durante le manifestazioni che verranno organizzate a Trento il prossimo 17 novembre, in occasione della giornata mondiale per il diritto all'istruzione. La giornata di mobilitazione studentesca, inizialmente indetta al World social forum di Porto Alegre, in Italia fu lanciata dall'Unione degli studenti e dall'Unione degli universitari ed oggi è una delle occasioni in cui i ragazzi dibattono non solo dei temi che riguardano il loro mondo, ma anche di quelli che dovranno affrontare da adulti. Anche a Trento la manifestazione accoglie numerose adesioni. In queste settimane il «Coordinamento dei collettivi degli studenti» sta facendo il giro delle scuole per proporre ai rappresentanti le iniziative da mettere in campo. Di sicuro al centro dell'attenzione ci sarà il problema degli insegnanti precari della scuola pubblica, costretti a convivere con l'incertezza del loro futuro, ma anche quello dei tagli alla formazione decisi a livello ministeriale. Non solo. Si protesterà contro i progetti faraonici e le grandi opere di cui la nostra politica, sia a livello nazionale che locale, si fa vanto. Non è una critica a priori a Tav, a Metroland o al tunnel del Brennero, quanto la presa di coscienza che in una situazione critica come quella attuale investire milioni, se non addirittura miliardi, in opere di cui non si conosce bene né l'utilità né i benefici è molto pericoloso. Sia perché si rischia di produrre danni perpetui all'ambiente, sia perché si sottraggono risorse a settori che, al contrario, potrebbero fornire forme di sviluppo compatibile. Tra quelli in discussione, anche il tema dello spostamento dell'istituto tecnico industriali Buonarroti. Com'è noto, la Provincia (e in subordine il Comune) ha deciso di costruire la nuova sede delle Iti e del polo tecnologico nella zona dell'Italcementi. Un progetto non condiviso da tanti ragazzi che reputano poco intelligente collocare una scuola in una zona distante dal cuore della città, in un quartiere che rischia di diventare un secondo modello, dopo quello della Michelin, della politica da immobiliarista puro della Provincia. Il 17 novembre, dunque, ragazzi (e pure qualche professore) saranno in strada a dire no ad un modello di scuola che vede gli studenti più come strumento che non come fine della politica.

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