A Copenhagen continuano le proteste che denunciano come gli arresti, i fermi, il tentativo di far tacere gli attivisti siano lo specchio del fallimento della Conferenza e della necessità che si allarghi un protagonismo diretto dal basso sui temi della giustizia climatica contro le false soluzioni del Vertice ufficiale.
In rete è possibile firmare l'appello al governo danese per l'immediato rilascio di Tadzio Mueller, portavoce del Climate Justice Action, arrestato il 15 dicembre scorso e di tutti gli altri attivisti detenuti.
Come in Italia intorno all'arresto di Luca Tornatore anche in altre parti del mondo ci si sta mobilitando per richiedere la libertà di tutti gli arrestati.
Ieri, 17 dicembre si sono svolte azioni di protesta contro gli arresti effettuati durante le proteste dei giorni scorsi.
In particolare in Radhuspladsen, dove sorge il Hopenhagen globe. (video)
Questa mattina, 18 dicembre, davanti al Bella Center la 'People's Platform" ha fatto un sit-in per denunciare il tentativo di far tacere la società civile dentro e fuori il Summit. (comunicato)
Per il pomeriggio alle 15.00 è convocata dal CJA una manifestazione con lo slogan "Free for the climate prisoners". (convocazione)
Alle 16.00 il corteo è partito da Israels Place nel cuore della città. Sono numerosi i partecipanti.
Dal camion e dagli striscioni il messaggio è la denuncia della repressione e la rivendicazione della giornata "Reclaim the power" come inizio di un percorso per la giustizia climatica contro le false soluzioni al Vertice.
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La manifestazione si svolge nel centro città, con una forte carica comunicativa. Gli aggiornamenti sugli arrestati: domani alcuni attivisti del CJA saranno processati a porte chiuse. Intanto sui giornali danesi si è aperto un dibattito sulle misure repressive della polizia.
Foto: Mark Knudsen (modkraft.dk)
