L’appello di Welcome Refugees Vicenza per una “marcia solidale”, inserita all’interno della settimana di mobilitazioni contro la Legge Salvini su sicurezza e immigrazione lanciata dall’ultima assemblea nazionale di #Indivisibili.
Giovedì 17 gennaio 2019, l’assemblea pubblica e meticcia convocata da Welcome
Refugees ha discusso e si è confrontata sull’emergenza umanitaria che sta
colpendo Vicenza, l’Italia e l’Europa, e sulle politiche razziste e
discriminatorie che la stanno producendo e alimentando, anziché risolvendo.
Si è parlato del caos che sta generando il decreto Salvini (soprattutto per
quanto riguarda la negazione della protezione umanitaria e della registrazione
anagrafica dei richiedenti asilo, oltre che la quasi totale soppressione del
diritto di manifestare per i propri diritti dei cittadini immigrati), del clima
d’intolleranza e razzismo che lo stesso governo sta propagandando in modo
sistematico e autoritario, delle conseguenza disumane che stanno subendo i
migranti sul nostro territorio nazionale e della grave violazione dei loro
diritti fondamentali previsti dalla Costituzione e dai trattati internazionali.
L’atteggiamento dei nostri rappresentati politici è quello di chi non vuole
assumersi alcuna responsabilità difronte a dei problemi gravi e così complessi
come quelli dei flussi migratori, e di non voler trovare le soluzioni adeguate
per far fronte a questa crisi, tagliando fondi, negando diritti e libertà,
scaricando la colpa sui più deboli e scatenando una vera e propria guerra verso
chi vive ai margini della società e chi dovrebbe essere accolto.
Da questo è sorta la necessità di lanciare una grande mobilitazione per
GIOVEDI’ 07 FEBBRAIO 2019 - ore 20.30 Piazza Matteotti, con tutti coloro che
sono già preoccupati per la deriva che sta prendendo la realtà sociale e
politica, che si occupano d’immigrazione o che vorrebbero fare qualcosa per
arginare o cambiare una situazione così grave. Immaginiamo una marcia pacifica
e solidale, con al centro la comunanza dei problemi che non riguardano solo i
migranti, per conoscerci e mettere in moto la volontà di cambiamento e
condivisione di un’altra idea di società, ma anche per dimostrare la nostra
vicinanza (e dare voce) a chi i problemi e le contraddizioni di leggi ingiuste
le vive sulla propria pelle.
Dopo la manifestazione nazionale del 10 Novembre, che ha visto più di 100mila
persone scendere in piazza contro il governo, il razzismo e il decreto Salvini,
viene lanciata una settimana di iniziative all’insegna della disobbedienza
civile e della solidarietà in tutta Italia. Noi di Welcome Refugees Vicenza
abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa facendoci attivatori di un
percorso, e di una messa in rete, di condivisione delle esperienze sul campo
dell’immigrazione, lanciando la marcia solidale nell’ambito di una serie di
iniziative culturali e politiche che vorremmo organizzare dal 04 al 10 febbraio
2019 insieme ad altre realtà, per essere tutt* #indivisibili
nelle strade, nelle piazze e nei quartieri della nostra città.
GIOVEDì 07 FEBBRAIO scenderemo in piazza per ribadire:
- Il rifiuto categorico del Decreto Salvini e della propaganda discriminatoria
e razzista del Ministro degli Interni. La vicinanza e la solidarietà verso gli
stranieri che migrano nel nostro Paese, e nei confronti di tutte le persone in
situazione di disagio e marginalità.
- La solidarietà e la piena collaborazione a chi ha deciso di disobbedire alle
norme incostituzionali contenute nel Decreto Salvini e contro la chiusura dei
porti italiani.
- L’appoggio a tutte le iniziative di solidarietà e ai nuovi modelli efficienti
per una reale integrazione, come il caso di Riace.
- La denuncia e l’opposizione verso qualsiasi atteggiamento o espressione di
stampo razzista e fascista da parte delle autorità locali e nazionali, come per
esempio quello manifestato recentemente da alcuni assessori della giunta
comunale di Vicenza e la loro inaccettabile vicinanza a gruppi estremisti e xenofobi.
- L’obiezione verso tutte le iniziative messe in atto dalla giunta comunale, in
modo farsesco e provocatorio, per risolvere il problema del degrado nei
quartieri (la rimozione delle panchine, del wi-fi pubblico e dei “muretti dello
spaccio”, il daspo urbano oltre al “controllo del vicinato”!) e verso
l’utilizzo di un linguaggio e di una narrazione discriminatoria e razzista
pensata per alimentare la paura e la diffidenza tra i cittadini.
- La denuncia dell’aumento dello sfruttamento da parte di alcuni soggetti o
cooperative cittadine dedite all’accoglienza, nei posti di lavoro (caporalato,
stipendi sotto la soglia del minimo sindacale, contratti illeciti, ecc.) e da
parte di affittuari vicentini ai danni dei migranti che, per loro
inconsapevolezza o per l’alto grado di ricattabilità, si ritrovano a non poter
conseguire una vita normale e dignitosa, e quindi a non potersi integrare a
tutti gli effetti, anche dopo il periodo d’accoglienza e di ottenimento del
permesso di soggiorno.
- L’urgenza di creare e consolidare una rete cittadina di solidarietà,
monitoraggio e mutuo-soccorso, che coinvolga tutti i soggetti, gli operatori
sociali, le realtà e le strutture già attive in città sul tema
dell’immigrazione, dell’accoglienza e dell’integrazione.
- La volontà di allargare sempre di più una comunità attiva, aperta e inclusiva
che riesca a coinvolgere l’intera cittadinanza al fine di arginare e invertire
il processo di esclusione e di discriminazione messo in atto dal nostro governo
cittadino e nazionale.
- Il bisogno di opporre una narrazione più vera e approfondita, a partire
dall’uso di un linguaggio semplice e condivisibile, che racconti, indaghi e
approfondisca lo stato di salute reale della nostra città.
- La necessità di sperimentare nuove forme di aggregazione e condivisione degli
spazi pubblici, a partire dai quartieri della nostra città, organizzando una
serie di appuntamenti che mettano in connessione gruppi, reti e singoli
cittadini per la cura e una sana coesistenza del vivere e abitare.
- La richiesta, come unica possibilità istituzionale, di apertura delle
frontiere e della garanzia di cittadinanza europea per tutti.
Crediamo che siano molte le persone che vorrebbero aiutare nel concreto le
vittime di tali politiche o che si sentono semplicemente preoccupate, che
magari non sanno cosa fare o a chi rivolgersi,
ma che vorrebbero fare qualcosa. Per questo crediamo sia importante essere in
tant* per dare un segnale o una scossa di umanità a questa città!
E’ giunto il momento di far sentire un’altra voce, di mostrare un altro tipo di
umanità e di costruire un altro/nuovo modello di società che consideri ogni
essere umano una risorsa, e non una merce o un numero.
Attiviamoci, incontriamoci e proviamo a creare una rete cittadina di
solidarietà e disobbedienza civile per far fronte a tale emergenza e per
ribadire la nostra opposizione a qualsiasi forma di espressione razzista e
xenofoba, che oggi sta prendendo pericolosamente il sopravvento.
Giovedì 7 febbraio ore 20.30 piazza Matteotti a Vicenza.
info: [email protected]