Iniziative in tutta Italia contro la Legge Salvini e per il diritto di residenza e iscrizione anagrafica

1 / 3 / 2019

Sono diverse le città italiane che si sono mobilitate oggi per il diritto alla residenza e all’iscrizione all’anagrafe, nella giornata d’iniziativa comune lanciata nel corso dell’ultima assemblea nazionale di #Indivisibili. Oltre alla Legge Salvini, che prevede il divieto di iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo, la mobilitazione ha preso di mira anche il famigerato art. 5 del Piano casa di Renzi e Lupi, emanato nel 2014.

La legge Salvini ha stabilito che dal 5 ottobre dello scorso anno il permesso per richiesta di asilo non costituirà più titolo per l’iscrizione anagrafica e quindi non solo verrà meno la possibilità di avere la carta di identità, ma anche di maturare gli anni per esercitare una serie di diritti e doveri. La questione anagrafica è uno degli ambiti dove questa legge esercita tutta la sua efficacia contro i migranti e richiedenti asilo.

Oltre agli aspetti discriminatori sul piano razziale, la norma ha dei notevoli vulnus anche sul piano giuridico. In evidente contrasto con tale legge l’art 6, comma 7 del Testo Unico disciplina Immigrazione del 1998, prevede l’accesso all’iscrizione anagrafica di italiani e stranieri a parità di condizioni, costituendo uno strumento efficace agli amministratori per disobbedire alla nuova legge. Va considerato inoltre che l’art.2 della L.n. 1228/1954 prevede che «...E’ fatto obbligo ad ognuno di chiedere per sé e per le persone sulle quali esercita la patria potestà o la tutela, la iscrizione nell’anagrafe del Comune di dimora abituale...» e il mancato adempimento a tale obbligo viene espressamente sanzionato con ammenda.

A Roma movimenti per il diritto all’abitare e associazioni antirazziste hanno manifestato a Bocca della Verità.

Roma

A Padova attivisti/e della rete cittadina contro il razzismo e per l’inclusione sociale hanno incontrato il Sindaco Sergio Giordani al quale esposto il problema dell'esclusione sociale di quanti già dimorano abitualmente nei nostri territori. In seguito all’incontro si è svolto un presidio davanti all’Ufficio Anagrafe.

Padova

Anche a Vicenza i manifestanti hanno presidiato di fronte all’Ufficio Anagrafe.

Vicenza

Sempre di fronte agli uffici dell'Anagrafe, a Trento è stato allestito un gazebo solidale.

Trento

A Macerata si è svolto un presidio di fronte alla sede del Comune, con la presenza di numerosi richiedenti asilo. Nonostante l'azione fosse esclusivamente di carattere comunicativo e simbolico, diverse pattuglie di polizia e carabinieri sono accorse sul posto, procedendo all'identificazione dei manifestanti, che si sono opposti al tentativo di sequestro dello striscione.

Macerata

Iniziativa davanti al comune anche ad Ancona, con lo striscione esposto sulla facciata del Municipio.

Ancona

A Fano è stato esposto lo striscione «Residenza per tutti!» davanti agli uffici comunali. In tutte le città marchigiane mobilitate è stato richiesto alle Amministrazioni Comunali di non applicare la Legge Salvini, sulla base della corretta interpretazione normativa, già adottata da alcuni comuni, fra i quali quello di Jesi.

Fano