Io sono sicura: Alessandria non è razzista

Manifestazione Domenica 8 Marzo ritrovo ore 15 e 30 piazza del cavallo

26 / 2 / 2009

Mai come adesso, sentiamo la necessità che l’8 Marzo torni ad essere una giornata, oltre che di gioia e di festa, anche di lotta. Una giornata che ponga con forza, al centro del dibattito nel Paese, il fatto che l’escalation di violenza nei confronti delle donne debba terminare. La cronaca di questi giorni ci parla di continue violenze sessuali, che vengono utilizzate dal mondo politico per alimentare una caccia xenofoba nei confronti dei migranti. Noi siamo convinti che le violenze di qualsiasi tipo perpetrate nei confronti delle donne siano gesti barbarici, da chiunque vengano commesse. Quello che proprio non ci convince è il falso teorema per cui esista una relazione fra le violenze sulle donne e gli uomini migranti. Non ci convince perché dati alla mano 2 violenze su 3 vengono commesse da uomini italiani che, nella maggior parte dei casi, hanno le chiavi di casa della vittima. Purtroppo è proprio così: a commettere stupri e violenze molto spesso sono gli amici, i fidanzati, i padri, i figli. Ma questa realtà è meglio tenerla nascosta, esattamente come quella delle violenze degli uomini natii nei confronti delle donne migranti. In assenza di un militare da affiancare per ogni bella donna - come ebbe a dire senza vergogna il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi - la soluzione pare essere quella della regolarizzazione e legittimazione delle ronde padane, uno dei tanti provvedimenti voluti dal Ministro degli Interni leghista Maroni, tenuti insieme da una pratica di razzismo istituzionale, anticamera della più brutale discriminazione pubblica. Secondo i nostri governanti, le colpe di tutti i mali della nostra società sono da attribuire ai migranti e l’asprezza della legge Bossi Fini, che lega in un paradigma di schiavitù il permesso di soggiorno al lavoro, sembra non bastare più di fronte all’emergenza. Vogliono trasformare i medici e gli infermieri in delatori con la possibilità di denunciare chi è sprovvisto del permesso di soggiorno, si progetta la costruzione di nuovi lager come quello di Lampedusa chiamati oggi Cie (ex Cpt), dove rinchiudere i migranti per 180 giorni (!). Le continue dichiarazioni, di chiara matrice razzista, fatte da diversi esponenti del Governo Italiano e l’approvazione del pacchetto sicurezza, fanno scrivere alla rivista “Famiglia Cristiana” che ci troviamo di fronte ad una riedizione delle leggi razziali. Siamo dunque convinti che l’8 Marzo, giornata in cui il Ministro Maroni sarà ad Alessandria, insieme a Castelli, per partecipare alla cerimonia di intitolazione della biblioteca civica a Francesca Calvo, si debba manifestare in tanti per le strade della nostra città. Per ricordare che Francesca Calvo era stata un Sindaco razzista che impose la chiusura della moschea, la chiusura del drop-in, l’espulsione dalla città di profughi curdi, la caccia al migrante ad opera della polizia municipale. L’8 Marzo vogliamo costruire una grande giornata di gioia e ribellione nei confronti delle barbarie che avanzano. Una grande manifestazione pacifica che scandisca a gran voce il rifiuto di qualsiasi forma di violenza nei confronti delle donne, che manifesti il rifiuto delle politiche razziste del Ministro Maroni e del suo Governo, che ricordi gli anni bui in cui Alessandria era governata da Francesca Calvo. Una grande giornata in cui dire forte e chiaro che noi non abbiamo paura, che Alessandria non è una città razzista, ma la città dove si può convivere tutte e tutti, a partire dalla valorizzazione delle differenze. Ci rivolgiamo a tutte le donne e gli uomini di qualsiasi convincimento religioso, ai movimenti, ai centri sociali, alle associazioni, alle organizzazioni sindacali, sociali e politiche. Manifestiamo in migliaia per le strade della città di Alessandria l’8 Marzo, costruiamo un argine alle barbarie, alla violenza e al razzismo.

Movimenti, associazioni, centri sociali, sindacati dell’ Alessandria antirazzista
X info e adesioni collettive e individuali
Mail: [email protected]
Tel: 3357564743 – 3393590806

Prime adesioni:
Don Andrea Gallo e la Comunità San Benedetto al Porto – Centro Sociale Crocevia - Associazione Verso il Kurdistan - Giorgio Barberis (Consigliere Comunale) - Antonio Olivieri (Segretario Provinciale FIOM CGIL) - CUB - Collettivi Universitari Onda Anomala – Movimento Studentesco - Rete Sociale per la Casa - AlessandriAcolori - Associazione per i diritti globali – Palestra Antirazzista Uppercut - Sabotaggio Squad - Positivewaverecordz

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