IO VADO A Lampedusa!

Per una nuova concezione di turismo... sostenibile.

29 / 3 / 2011

In questi giorni ci siamo chiesti cosa fare, per fare emergere la parte migliore di Lampedusa, quella che non ha paura, quella che divide quello che ha con l'umanità, provenga essa dalla Tunisia, dall'Etiopia o dalla Germania, quella Lampedusa che vuole risolvere i propri problemi con l'impegno e l'onestà, senza mischiare tutto facendo un enorme confusione, la Lampedusa del 24/01/2009 che protestava insieme ai migranti per i i diritti di tutti gli uomini, che in questi giorni tra mille difficoltà si sforzava di capire il francese e le esigenze di giovani tunisini che spesso si confondevano con i giovani lampedusani.

Cosa fare, per tutti coloro che sono passati da questa terra epica e per tutti coloro che passeranno, cosa fare contro la paura e l'ignoranza che percorre tutta l'Italia arroccata sul pochissimo benessere rimasto, rintronata dai TG che cercano e divulgano il peggio. 

Cosa fare contro tutti coloro che gridano ai danni d'immagine causati dall'immigrazione, addirittura ora si vuole giustificare i fallimenti sulla politica della pesca addossando le colpe alle migrazioni che stanno interessando Lampedusa e tutta l'Europa. Crediamo che ci sia un modo concreto che possa far scuotere molte coscienze e dare una risposta a tutti i razzisti che ci sono in Italia: VENIRE IN VACANZA A LAMPEDUSA.

Si proprio cosi, pensate che notizia incredibile se domani migliaia di persone prenotassero le loro vacanze a Lampedusa, uno schiaffo alla paura, al razzismo, una scelta etica e politica che sarebbe una protesta e una proposta allo stesso tempo. Un modo per dire a chi si occupa di turismo a Lampedusa che c'è una via etica per fare il turismo, fatta di accoglienza a prescindere se uno abbia il portafoglio gonfio o meno e sono sicuro che chi venisse in questo clima si innamorerebbe ancora di più di Lampedusa e dei lampedusani, del mare incredibile e dell'incredibile energia che questa terra emana dai suoi pori.

Potrebbe essere l'inizio di un nuovo sviluppo dell'isola, che dovrebbe dare una sterzata sui temi dell'ambiente e dei diritti umani e di un turismo attento non solo alle meraviglie di Lampedusa, (E anche Linosa) ma alla sua storia e al suo ruolo strategico nel mediterraneo, alla sua incredibile vivacità culturale e anche ai suoi problemi che sono il riflesso di una serie di problemi che ha tutta l'Italia. Sarebbe un gesto incredibile e una risposta a molti ottusi, se poi prenotate dal 19 al 25 luglio per venire a vedere il Lampedusainfestival, festival di cinema sull'immigrazione sarebbe ancora più forte.

Noi siamo lampedusani, non per caso ma per scelta, diventatelo anche voi, venite in viaggio a Lampedusa.

Cos'è il circuito "IO VADO A Lampedusa" (Per una nuova concezione di turismo)

Ci rivolgiamo a tutti coloro che hanno scelto di attuare comportamenti di tipo etico e di non essere consumatori/consumati ma critici di fronte al mercato e alle scelte commerciali che ogni giorno ci rendono complici di catastrofi ambientali e umane, oppure facendo scelte tipo quella che noi vi proponiamo attuatori di piccoli cambiamenti che sommati diventano cambiamenti sostanziali.
A coloro che si occupano di turismo a Lampedusa chiediamo di prendere pochi impegni ma chiari e decisivi.
Coloro a cui noi proporremmo di far parte di un circuito di turismo alternativo dovranno infatti firmare una carta di principi.

Carta dei principi "IO VADO A Lampedusa"

Chi firma dichiara:
  • di essere antirazzista;
  • di non pagare il pizzo.
E si impegna:
  • alla salvaguardia della natura e del paesaggio attraverso una sinergia e cooperazione con tutto il circuito e con gli enti proponenti di “IO VADO A LAMPEDUSA”;
  • ad intraprendere concretamente un percorso di sviluppo del turismo eco sostenibile nell'isola di Lampedusa;
  • a sostenere quelle manifestazioni ed eventi di natura culturale che mettano in risalto aspetti come “L'universalità dei diritti umani, la natura, le pratiche di consumo critico,l'antirazzismo, l'identità locale di Lampedusa” e che contribuiscano alla diffusione e alla sensibilizzazione dei valori di solidarietà e dei principi dello sviluppo sostenibile.