La Milano antifascista scende in piazza contro Forza Nuova

15 / 1 / 2017

Ieri a Milano 1.500 persone sono scese in piazza contro Forza Nuova, nella giornata in cui ai neofascisti è stato consentito di manifestare all’Arco della Pace contro i migranti e la società multirazziale (di seguito la cronaca multimediale di Milano in Movimento). Anche a Bologna le realtà antifasciste, che avevano impedito una manifestazione di Forza Nuova in piazza Santo Stefano, si sono date appuntamento sotto le Due Torri ed hanno disperso una quindicina di forzanovisti, autori di un flash mob  davanti al Teatro Testoni, nel quartiere della Bolognina. 

«Faremo tutto il possibile per impedire il corteo di Forza Nuova». Così aveva detto il Sindaco di Milano Sala in settimana a chi gli poneva delle domande a proposito della prevista iniziativa del partito di estrema-destra in città.

Alla fine però, le istituzioni non hanno impedito proprio nulla. Prefettura e Questura hanno concesso a FN il centralissimo Arco della Pace dopo alcuni giorni di surreale dibattito sul relegare i neonazisti in periferia (come se le periferie fossero meglio del centro…). Segno evidente che l’antifascismo istituzionale non gode proprio di ottima salute (per usare un eufemismo).

Nonostante questo, ieri pomeriggio in Piazza Fontana, si sono radunate circa 1.500 persone, quella Milano antifascista che, nonostante anni e anni di retorica su “destra e sinistra che non esistono più” e “antifascismo come concetto superato”, non rinuncia a scendere in piazza contro i neofascisti e che spesso riesce a sconfiggere la destra sul piano della battaglia politica (vedi l’esempio della Caserma Montello) e che forse, se avesse qualche sponda in più, potrebbe essere ancora più determinante in città.

In Piazza Fontana più persone del previsto dunque. E la capacita di rompere il divieto poliziesco riuscendo a muoversi in corteo per il centro cittadino.

All’Arco della Pace 200-300 neofascisti a cui la Questura ha permesso di tenere anche una breve e lugubre sfilata. Consueti gli slogan dell’armamentario neofascista.

Luci ed ombre quindi, in una città spesso di corsa e indifferente.

Ma con alcuni punti di forza che si sono ripetuti come in occasione dell’importante mobilitazione antirazzista di fronte alla Caserma Montello di Novembre. La costruzione di piazze condivise e capaci di “tenere insieme” identità e sensibilità differenti sono un elemento importante sul quale porre l’accento e investire.

Le immagini della mobilitazione