La Resistenza è attualità politica!

Il racconto del 25 Aprile 2019, da Nord a Sud.

26 / 4 / 2019

Non ci sono rituali da ottemperare, simulacri da difendere o fratture da sanare. La storia di uno dei più grandi movimenti rivoluzionari che il nostro Paese abbia conosciuto, quello della vittoriosa guerra partigiana contro il nazi-fascismo, non è fatta per i costrutti agiografici, né per le neutralizzazioni politiche. È una storia – semmai – da leggere attraverso la lezione di Tucidide, come strumento che serve a comprendere il presente e progettare il futuro. Presente e futuro che necessitano di nuove conquiste collettive, sul piano dei diritti e della libertà.

Era il primo 25 aprile del governo giallo-verde: se il piano istituzionale scorre via tra miseria e provocazioni, chi ha dato un senso materiale – e non solo ideale – alla giornata sono coloro che ogni giorno si battono per fermare e invertire quel vento reazionario che attanaglia la politica e la società, di cui proprio il governo italiano è chiara espressione. Ed è così che in tante città della penisola, grandi o piccole che siano, le manifestazioni hanno parlato il linguaggio dell’antirazzismo, dell’antisessismo, dell’antisecuritarismo, ma anche della miriade di forme di riscatto che pervadono il bios sociale. Riscatto dalla precarietà, dalla guerra globale, dalla devastazione ambientale e climatica. E ancora, forte è stato il richiamo alla resistenza curda che ha sconfitto l’Isis, alle lotte indigene nel Brasile di Bolsonaro e quelle palestinesi nelle terre occupate dallo Stato israeliano, dove il rinsaldato asse Netanyahu-Trump tiene lontana qualsiasi ipotesi di pace.

Nelle righe che seguono proveremo a dare un quadro di cronaca di questo 25 aprile, che mai può ambire ad essere esaustivo, ripercorrendo lo stivale da Nord a Sud. Diverse le manifestazioni nel Nord-Est. Padova è stata invasa dagli eventi organizzati dalla Rete cittadina contro il Razzismo e per l’inclusione sociale, cominciati con le iniziative mattutine tenutesi in alcuni quartieri della città e conclusasi con una partecipatissima festa in piazza delle Erbe, a base di musica, sport, socialità e con i gazebi informativi delle tante realtà che compongono la Rete.

Padova

A Vicenza, 500 persone in piazza nel corteo partito alle 10 da piazza Castello che ha attraversato tutto il centro storico. Durante la manifestazione c’è stata un’iniziativa simbolica in cui sono stati restituiti al Sindaco e al Questore i fogli di via distribuiti in questi mesi a persone senzatetto e indigenti che dormono nelle strade della nostra città.

Vicenza

A Treviso la giornata si è svolta alle ex scuole Volta, attraversata da centinaia di persone che vogliono resistere insieme contro ogni forma di fascismo, sessismo, razzismo e devastazione ambientale. In tanti e tante hanno intonato i Canti Partigiani eseguiti da un coro tutto femminile.

Treviso

A Trento, nonostante la pioggia, molte persone si sono ritrovate nella piazza intitolata al partigiano Mario Pasi: «al giorno d'oggi la necessità di mettere in atto nuove pratiche di resistenza è più viva che mai: di fronte alla volontà di imporre un modello di società razzista, sessista e capitalista ci riprendiamo con decisione la data del 25 aprile, andando oltre le celebrazioni istituzionali sempre più ipocrite e svuotate di significato».

Trento

Molte iniziative anche in Lombardia. A Milano 70 mila persone in piazza per festeggiare il giorno della Liberazione e combattere ogni forma di fascismo e razzismo presente, passata e futura. Dal corteo è stata lanciata l'assemblea pubblica dei collettivi studenteschi del 10 maggio verso lo sciopero globale del 24 maggio per la giustizia climatica. Molto partecipate le manifestazioni anche a Bergamo e Brescia.

Milano

A Firenze, per il secondo anno consecutivo, è stato impedito dalla polizia l’ingresso a studenti e collettivi in Piazza della Signoria, dove si stavano svolgendo le celebrazioni istituzionali della giornata. In via Proconsolo il corteo, che aveva anche uno striscione per ricordare Orso, il combattente fiorentino ucciso in Kurdistan, è stato caricato dalla polizia.

Firenze

Cortei e iniziative anche nelle città marchigiane. A Fano tante persone hanno sfilato per le vie del centro e più di 200 hanno animato lo spezzone di “Chiedilo alla Libertà”, che dopo il corteo si è fermato alla Rocca Malatestiana, dove c’è il monumento ai caduti della Resistenza. 

Fano

Nel pomeriggio manifestazioni anche a Jesi e Senigallia; qui centinaia di persone hanno attraversato il Foro Annonario dove - tra cibo, musica e spettacoli - si è ricordato che la Liberazione odierna è soprattutto liberarsi dalla Legge Salvini.e dall'insicurezza sociale.

Senigallia

Anche Roma è stata invasa da iniziative. Nella capitale va segnalato l’incendio divampato nella storica libreria antifascista La Pecora Elettrica; all’arrivo dei gestori la soglia in marmo è stata trovata distrutta e le serrande divelte. 

Roma 1

Molto partecipata la manifestazione a Roma Est, da Centocelle a Villa Giordani, che ha visto la presenza dei collettivi antifascisti romani, ma anche dei movimenti per il diritto all’abitare, decisi a non lasciare i quartieri popolari alla propaganda di chi inneggia solo alla guerra tra poveri.

Roma Est

Scendendo a Sud, voliamo in Sicilia, dove in questi giorni Salvini sta facendo campagna elettorale per le elezioni europee e amministrative. Il vicepremier è stato contestato a Monreale, mentre a Catania migliaia di persone hanno riempito il centro cittadino in un corteo che ha reclamato la liberazione dei 5 studenti antifascisti arrestati nei giorni scorsi.