L’acqua e’ un diritto, non elemosina

Ancona, 26 luglio 2013 – Comunicato Stampa

26 / 7 / 2013

Il Comitato Acqua Bene Comune del Comune di Ancona denuncia la privazione del diritto umano all’acqua, per mano del gestore del servizio idrico Multiservizi SpA e nel silenzio delle giunte comunali. Ribadisce la sua contrarietà ad alcune proposte circolate in questi giorni sulla stampa locale, avanzate nel tentativo di rimediare alla grave situazione dei distacchi delle utenze domestiche (1.000 distacchi per morosità nella città di Ancona, che si sommano alle richieste di rateizzazione dei pagamenti e alle richieste di tariffe agevolate per bassi redditi).

Siamo contrari a contenere l’odiosa pratica dei distacchi con atti di carità o con “gentili concessioni”: l’accesso all’acqua è un diritto universale, al di là del reddito, e come tale va garantito.

Come già indicato durante la Conferenza stampa del 18 luglio, L’UNICA PROPOSTA praticabile si basa sulla GARANZIA dei 50 litri gratuiti e garantiti a persona e sulla RIMODULAZIONE della TARIFFA del servizio idrico per assicurare i principi di equità e diritto di accesso alla risorsa, nel rispetto dell’esito referendario, garantendo comunque la sostenibilità della gestione del servizio idrico integrato.

Questi obiettivi si possono e si devono raggiungere ridisegnando le fasce tariffarie, prima di tutto tenendo conto del numero di persone servite da ogni utenza domestica: oggi le famiglie numerose sono fortemente penalizzate. L’attuale sistema comporta che il costo unitario dell’acqua (per metro cubo) per una famiglia di quattro persone sia sostanzialmente il doppio del costo sostenuto dall’utente singolo. Ovvero, a parità di consumo a persona, se l’utente singolo spende 10, il nucleo di 4 persone spende 80. I 50 litri al giorno gratuiti per persona (fabbisogno essenziale, definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità), non rinunciabili in nessun caso, devono essere garantiti: questo determina che vengano rivisitate le fasce di consumo e le relative tariffe, ma non implica che altri utenti paghino per il mancato incasso derivante dalle situazioni di morosità. Queste proposte affermano l’universalità del diritto di accesso all’acqua con SOLUZIONI EFFICACI, DURATURE E RISPETTOSE: rendono la tariffa più equa, e quindi più difficile arrivare a situazioni di morosità. Nel caso si determini comunque una morosità diventa impraticabile staccare il contatore privando le persone dell’acqua, mentre verrebbe installato un limitatore di portata tale da erogare un massimo di 50 litri/giorno a persona.

Nell’attesa di rendere più equa la tariffa, se dobbiamo parlare di interventi emergenziali proponiamo una moratoria provvisoria dei distacchi. Censuriamo inoltre le dichiarazioni del direttore di Multiservizi SpA Ciotti, nelle quali esprime una disponibilità verso gli utenti in difficoltà nei pagamenti, della serie “chiedeteci aiuto e vi faremo uno sconto”. Quando il direttore Ciotti si rivolge agli utenti in difficoltà suggerendogli di attivarsi e di chiedere aiuto, si rende conto di avere a che fare con le fasce più deboli ed emarginate della nostra società, spesso con evidenti difficoltà di dialogo con le istituzioni? Pensiamo alle famiglie sotto sfratto, agli stranieri, agli anziani soli, e in generale a tutti i poveri.

"Non dimentichiamo che dietro al pubblico ci sono i diritti fondamentali delle persone" ha detto recentemente il prof. Stefano Rodotà. La sofferenza espressa dai numeri riguardanti i distacchi rende evidente la concretezza della battaglia per la ripubblicizzazione del servizio idrico, che deve essere sottratto alle logiche di mercato e di speculazione.

Ribadiamo che la gestione di un bene comune come l’acqua deve essere affidata ad un’azienda speciale e non ad un’azienda di diritto privato come una SpA.

CHIEDIAMO PERTANTO AL SINDACO DI ANCONA, comune socio di Multiservizi SpA e socio dell’Ambito Territoriale Ottimale ATO2, nonché autorità sanitaria e rappresentante della totalità dei cittadini

• di intervenire con urgenza per porre fine alla pratica dei distacchi, in attesa di dotarsi degli strumenti in grado di rendere più equa la tariffa;

• di farsi portatore nell’Assemblea dei Soci di Multiservizi SpA e nell’Assemblea dell’ATO2 delle proposte per un nuovo piano tariffario in grado di assicurare i principi di equità e diritto universale di accesso alla risorsa, nel rispetto dell’esito referendario del giugno 2011.

Comitato Acqua Bene Comune – Ancona
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