L’ape e la farfalla

Fly Like A Butterfly Sting Like A Bee

17 / 1 / 2012

“Chi non è abbastanza coraggioso da assumersi le proprie responsabilità non combinerà niente nella vita”. Ecco basterebbero queste parole per capire l’uomo, l’atleta e il senso di di una vita, che è militanza.

Personalmente da quando sono bambino ho sempre sentito parlare in famiglia di MuhammadAliCassiusClay, pronunciato rigorosamente tutto attaccato, dagli zii giornalisti sportivi e amanti della boxe, cresciuti nella Roma postbellica dove lo sport erano le palestre, l’amore il calcio, la passione i cavalli, e da mio padre che con loro lo aveva visto combattere, non mancarono ad un solo incontro, e vincere alle olimpiadi del 1960.

Impressionante, questa era sempre il commento. E se gli zii valutavano l’ambito sportivo, a casa era l’uomo e le sue scelte; il simbolo di un un epoca, gli anni sessanta e settanta, per averne rappresentato le lotte, le speranze e la consapevolezza di quel movimento che ha provato a rivoltare il secolo breve.

I ribelli avevano il loro campione.

“I campioni non si costruiscono in palestra. Si costruiscono dall'interno, partendo da qualcosa che hanno nel profondo: un desiderio, un sogno, una visione. Devono avere l'abilità e la volontà. Ma la volontà deve essere più forte dell'abilità”

Quando ho capito che non avrei mai potuto praticare una disciplina sportiva con abilità e successo ho mantenuto il desiderio, il sogno e la visione e la volontà per tentare di mutare lo stato delle cose presenti. Una rabbia che diventasse impegno, pratica, costruzione. Quel continuo allenamento che è la vita.

“Ho odiato ogni minuto di allenamento, ma mi dicevo 'Non rinunciare. Soffri ora e vivi il resto della vita come un campione!”

Allora si potò cambiare il proprio nome senza cambiare ciò che siamo, Clay che vuole dire argilla, creta ma anche in senso dispregiativo melma, fango; un nome da schiavo. Si pò dire no, alla leva e alla guerra, perdendo tutto, ma pronti a ricominciare, mai da arresi, mai da sconfitti. Si può essere la parola e la persuasione del reverendo King, con la radicalità e la consapevolezza di MalcomX.

Avere un proprio stile, inventare un linguaggio, per alcuni il primo rapper, e perciò vivere e lottare da atleti, da uomini, da colpiti da pugni e malattie ma con la consapevolezza del presente e credere nelle idee e nelle persone che si impegnano alla costruzione del futuro.

“È la ripetizione delle affermazioni che ti porta a crederci. E quella credenza si trasforma poi in una convinzione profonda, e le cose cominciano ad accadere.”

Allora ancora grazie Campione perché mai come oggi sappiamo la leggerezza del battito d’ali della farfalla scatena tempeste e la puntura dell’ape è sempre a difesa della comunità e del bene comune:

"ALI BUMA YE’!"

get used to me