La
Rete Tuttiidirittiumanipe-rtutti esprime tutta la sua solidarietà nei
confronti dei ragazzi arrestati ieri mattina in seguito agli scontri
dell'Onda degli studenti durante il G8 di Torino
sull'Università.
Gli arresti, 21, hanno riguardato ragazzi
per la maggior parte incensurati, moltissimi ventenni, studenti,
giovani precari e disoccupati appartenenti ai movimenti di varie
città italiane. Le accuse, vanno dall'aver spostato un cassonetto,
all'essersi coperti il volto.
La Rete è senza parole di fronte a quello che sta succedendo. Conosce molto bene alcuni degli arrestati, hanno partecipato a molte iniziative a Venezia, come i convegni sui respingimenti al Porto, le manifestazioni contro il corteo di Fiamma Tricolore o a favore del campo Sinti, sempre fianco a fianco con i rappresentanti delle associazioni.
La macchina repressiva messa in atto
dal governo in questi giorni vuole a tutti i costi portare il male
laddove non c'è. Fa comodo ad un governo di centro-destra, con la
Lega e i nuovi fascismi galoppanti, ma coadiuvato purtroppo da
esponenti della magistratura vicini al centro-sinistra poter
dimostrare al popolo di saper usare il braccio duro nei confronti dei
“no global”, che non vedono l'ora di sconvolgere l'ordine e
attaccare le forze di polizia ad ogni costo”. E fa comodo
soprattutto alla vigilia del G8 all'Aquila.
Il corteo di
Vicenza ne è l'ennesima prova. Un bellissimo corteo eterogeneo,
composto di donne, uomini, studenti, associazioni, centri sociali di
tutta Italia e partiti politici.
Momenti di tensione? Scontri con
la polizia? Tutti quelli che ci sono stati ricordano solo un
bellissimo corteo, e continuano a ripetere che la manifestazione è
andata molto bene. I giornali e le tv dicono il contrario.
Ma sono incredule le 10.000 persone
del No dal Molin, dato che l'unico momento di tensione è stato
causato dal tentativo di forzare il blocco illegittimo da parte della
polizia dell'accesso a un ponte che faceva parte del percorso
stabilito e autorizzato dalla prefettura.
La macchina
repressiva è entrata in azione sabato. Già dal primo pomeriggio si
era intuito qualcosa di strano nelle incursioni a Radio Sherwood, nei
controlli a tappeto, nel numero degli agenti e nei metodi utilizzati
dagli stessi. Nella assurda militarizzazione durante il corto
pacifico a Vicenza.
Ieri il quadro si è fatto ancora più
tragicamente chiaro. E' stata apertamente dichiarata guerra all'Onda
e al movimento degli studenti.
La Rete si unisce alla
resistenza contro queste pratiche intimidatorie, in un momento in cui
i diritti umani oltre che in Cina, in Iran, a Patrasso, in Libia e
ovunque nel mondo, vengono oggi calpestati davanti ai suoi occhi,
proprio nel cortile di casa sua.
La Rete
Tuttiidirittiumanipe-rtutti