La Rete Tuttiidirittiumanipe-rtutti esprime tutta la sua solidarietà nei confronti dei ragazzi arrestati ieri mattina

Lettera aperta della Rete Tuttiidirittiumanipe-rtutti

7 / 7 / 2009

La Rete Tuttiidirittiumanipe-rtutti esprime tutta la sua solidarietà nei confronti dei ragazzi arrestati ieri mattina in seguito agli scontri dell'Onda degli studenti durante il G8 di Torino sull'Università.

Gli arresti, 21, hanno riguardato ragazzi per la maggior parte incensurati, moltissimi ventenni, studenti, giovani precari e disoccupati appartenenti ai movimenti di varie città italiane. Le accuse, vanno dall'aver spostato un cassonetto, all'essersi coperti il volto.

La Rete è senza parole di fronte a quello che sta succedendo. Conosce molto bene alcuni degli arrestati, hanno partecipato a molte iniziative a Venezia, come i convegni sui respingimenti al Porto, le manifestazioni contro il corteo di Fiamma Tricolore o a favore del campo Sinti, sempre fianco a fianco con i rappresentanti delle associazioni.

La macchina repressiva messa in atto dal governo in questi giorni vuole a tutti i costi portare il male laddove non c'è. Fa comodo ad un governo di centro-destra, con la Lega e i nuovi fascismi galoppanti, ma coadiuvato purtroppo da esponenti della magistratura vicini al centro-sinistra poter dimostrare al popolo di saper usare il braccio duro nei confronti dei “no global”, che non vedono l'ora di sconvolgere l'ordine e attaccare le forze di polizia ad ogni costo”. E fa comodo soprattutto alla vigilia del G8 all'Aquila.

Il corteo di Vicenza ne è l'ennesima prova. Un bellissimo corteo eterogeneo, composto di donne, uomini, studenti, associazioni, centri sociali di tutta Italia e partiti politici.
Momenti di tensione? Scontri con la polizia? Tutti quelli che ci sono stati ricordano solo un bellissimo corteo, e continuano a ripetere che la manifestazione è andata molto bene. I giornali e le tv dicono il contrario.


Ma sono incredule le 10.000 persone del No dal Molin, dato che l'unico momento di tensione è stato causato dal tentativo di forzare il blocco illegittimo da parte della polizia dell'accesso a un ponte che faceva parte del percorso stabilito e autorizzato dalla prefettura.

La macchina repressiva è entrata in azione sabato. Già dal primo pomeriggio si era intuito qualcosa di strano nelle incursioni a Radio Sherwood, nei controlli a tappeto, nel numero degli agenti e nei metodi utilizzati dagli stessi. Nella assurda militarizzazione durante il corto pacifico a Vicenza.

Ieri il quadro si è fatto ancora più tragicamente chiaro. E' stata apertamente dichiarata guerra all'Onda e al movimento degli studenti.

La Rete si unisce alla resistenza contro queste pratiche intimidatorie, in un momento in cui i diritti umani oltre che in Cina, in Iran, a Patrasso, in Libia e ovunque nel mondo, vengono oggi calpestati davanti ai suoi occhi, proprio nel cortile di casa sua.

La Rete Tuttiidirittiumanipe-rtutti