L'Onda di Venezia ripudia nazifascisti e xenofobi

23 / 3 / 2009

Alla Rete Precari di Venezia,
Al Coordinamento per la difesa della scuola pubblica,
Ai CoBas della scuola,
Alle reti di movimento e di comitati tutte,

Vi scriviamo convinti di rivolgerci a delle sorelle e a dei fratelli, a dei
compagni di viaggio che in questo anno di mobilitazioni straordinarie hanno condiviso momenti di gioia e di lotta indimenticabili, verso la costruzione di un'altra scuola e di un'altra università, contro la devastazione targata Gelmini e Tremonti del nostro sistema formativo.
Insieme abbiamo scosso scuole elementari, medie e superiori, insieme abbiamo dato nuovo senso alle nostre vite universitarie, insieme abbiamo riempito treni, ponti e piazze.
Insieme abbiamo risposto ai tentativi costruiti di volta in volta per
fermarci e indebolirci, ai tentativi di criminalizzazione e di provocazione: i fascisti di Piazza Navona, coi bastoni tricolore, non li dobbiamo mai dimenticare.
Insieme dobbiamo rispondere oggi, davanti agli atenei
militarizzati e alle cariche poliziesche contro studenti e precari sui
cancelli della Sapienza, per le strade di Torino, di Pisa, di Genova, di
Padova.
Vi scriviamo anche nella convinzione che, nonostante le ovvie differenze di storia, d'età e di “formazione politica”, tutti noi condividiamo un denominatore comune, culturale. E' la cornice della democrazia, della solidarietà, della libertà.
Siamo convinti di condividere con tutti voi l'umanità che ci porta ad essere antagonisti di qualunque rigurgito nazi fascista e xenofobo, di qualunque opzione di insulto alla storia del paese e dei nostri territori. Anche per questo, in fondo, ci siamo ripresi la parola, per costruire una qualità vera dei percorsi di studio e didattici, per non abbandonare in un paese di ministri squadristi e di sindaci
picchiatori la memoria storica collettiva ai reality show o, peggio, ai
programmi ministeriali della Gelmini.

È quindi con un misto di stupore, di indignazione e di rabbia che scriviamo queste righe.
Non possiamo non provare un vivo senso di disgusto nel sapere
che all'interno della rete dei precari di Venezia milita (con ruoli
tutt'altro che secondari) un individuo più che losco, un vero e proprio
provocatore, un infiltrato di nome Sebastiano Sartori. Nel peggior stile fascista questo personaggio aveva già provato ad infiltrarsi nel mondo dell'ambientalismo veneziano e negli stessi Magazzini del Sale.
Oggi si ricicla precario della scuola. Dopo essere stato negli anni scorsi tra i candidati delle Provinciali 2004 e alle Elezioni della Camera dei Deputati Veneto 2006 sempre con fiamma tricolore (partito negazionista e revisionista), e riusciamo a capire quanto sia un razzista xenofobo fin dalla giovinezza con una tesi sulla desta extraparlamentare.
Ora come vedrete nelle seguenti foto è passato a Militare in forza nuova.

Foto

L'Onda Veneziana ripudia i nazi fascisti e gli xenofobi.
Chiediamo che questo provocatore sia allontanato immediatamente da tutte le mobilitazioni per un'altra scuola e un'altra università.

Onda Anomala Venezia