L'otto marzo scioperiamo!

Gli appuntamenti nelle città del Nord-Est

7 / 3 / 2022

L’otto marzo è una giornata di lotta, è lo sciopero globale transfemminista, una giornata in cui tutti i corpi sessualizzati, discriminati, violati, vincolati e castrati dalle norme imposte si riprenderanno con orgoglio le strade delle città.

É ora di scendere in piazza dopo due anni in cui vedersi in presenza è stato sempre più difficile, dopo due anni che hanno confinato sempre più le persone, portandole anche a non ricercare l’altro, a trovarsi ingabbiate o rifugiate in una solitudine che pare non conoscere alternativa. Pensiamo a tutti quei corpi, quelle persone, che vorrebbero alzare il proprio grido altissimo e feroce per avere un lavoro retribuito a sufficienza per vivere una vita dignitosa, che lasci tempo sufficiente per dedicarsi anche ad altro. Non sempre è facile muoversi, non sempre è possibile abbandonare il proprio posto di lavoro per prendersi il tempo per farsi sentire, per mostrare che di fronte alla violenza patriarcale quotidiana è aggredire il nemico con tutta la nostra rabbia, rabbia mossa dall’amore per le donne uccise dal partner, per persone non eteronormate a cui è eternamente delegato il lavoro di cura gratuito o sono in transizione contro il mondo.

Parlando di violenza però oggi non possiamo non parlare della guerra scoppiata in questi giorni e non solo: vogliamo condannare tutte le guerre che ci sono nel mondo perché la guerra, lo sappiamo bene, è la massima forma di violenza e di fronte a questo non possiamo stare silenti.

Siamo contro la violenza, il sessismo, il classismo, il razzismo, il nazionalismo, il colonialismo, il bellicismo - e siamo per l'assunzione della cura come responsabilità collettiva.

La politica dei confini non è la nostra politica. La politica della violenza, della guerra, dello sfruttamento e dell'estrattivismo non è la nostra politica, per questo opporci ad essa è la massima forma di cura che possiamo avere.

È arrivato il momento di volere tutto. Conquistare ogni centimetro delle nostre città, ricostruirla a immagine e bisogno di chi sta al margine. Precarie, povere, lavoratrici, migranti, sex workers, trans, genitori, figlie, anziane e giovanissime, facchine e insegnanti, è ora di riprendersi le strade.

Vogliamo la cessazione immediata della guerra in Ucraina e di tutte le guerre: il transfemminismo non può essere dalla parte di una guerra di aggressione e occupazione militare.

Per questo ci vediamo martedì 8 Marzo nelle seguenti città del Nord Est:

Venezia - Mestre: 8 MARZO! Non vogliamo le mimose! Manifestazione transfemminista

Vicenza: Passeggiata transfemminista : l'8 scendo in piazza ma lotto tutti i giorni

Treviso: Sciopero Globale Transfemminista!

Schio: 8 Marzo a Schio - Passeggiata Transfemminista

Padova: Slut Walk Transfemminista - 8 Marzo - dall'Arcella al Portello per abbattere il patriarcato