TRIESTE (15 febbraio) - Sarà il
vicepresidente di un'associazione friulana di imprenditori agricoli che vuole
l'introduzione delle biotecnologie il primo che potrà seminare mais ogm in Italia
a condizione che si tratti di una varietà iscritta al catalogo comune. La ha
reso possibile una sentenza del Consiglio di Stato, che autorizza il ministero
delle Politiche agricole, ossia quello di Luca Zaia, da sempre contrario agli
ogm, a rilasciare permessi alla semina, fissando un termine di novanta giorni
per l'autorizzazione.
La sentenza ha suscitato le reazioni di FederBio,
Federazione italiana agricoltura biologica e biodinamica, che rappresenta 34
organizzazioni associate, che si è detta contraria a nome della quasi totalità
del settore biologico, sia a livello nazionale che regionale, e del 40 per
cento dei produttori bio italiani. Secondo gli operatori del settore biologico
il Consiglio di Stato dimostrerebbe di aver trascurato intenti e l'impegno
delle decine di migliaia di agricoltori che in Italia coltivano con metodo
biologico i propri terreni, a favore dell'ambiente e della salute delle
persone. L'introduzione della coltivazione degli Ogm in Italia, in assenza di
piani adeguati di protezione per le coltivazioni biologiche, comprometterebbe
la possibilità di poter continuare a produrre in modo biologico, per
l'eventuale possibile contaminazione che può prodursi per la fecondazione
incrociata tra colture biologiche ed Ogm e per l'inevitabile interazione delle
filiere.
Gli operatori del biologico si richiamano a studi
scientifici che metterebbero in guardia sulla natura e sulle possibilità della
contaminazione tra colture gm (geneticamente modificate) e colture non gm, al
fine di definire idonee misure di protezione come il mantenimento di una fascia
di rispetto intorno alle coltivazioni gm. Secondo gli operatori del comparto
biologico in Italia sarebbe difficile anche rispettare la condizione di base
che attiene alla distanza di separazione raccomandata, secondo il protocollo
del Supply chain Iniziative on modified agricultural crops (Scimac) tra
coltivazioni convenzionali e Gm, calcolato in 80 metri per il mais da
foraggio e in 200 metri
per il mais per l' alimentazione umana.
Tratto da: Il Gazzettino