Ancora una volta sono
arrivati di notte a militarizzare la valle per piantare una trivella.
Botte a parte, è il copione del 2005.
E la risposta popolare è stata pronta e ferma. Come allora.
In questi giorni la valle di Susa, Sangone, Area Torinese e il movimento No Tav stanno subendo una serie di attacchi orchestrati dai promotori del Tav Torino-Lione. Di fronte al tentativo di piazzare le trivelle per cominciare i sondaggi (ne sono previsti circa 90 in tutto il territorio che va da SettimoT.se a Chiomonte) tante persone si sono mobilitate in queste settimane.
E la risposta popolare è stata pronta e ferma. Come allora.
In questi giorni la valle di Susa, Sangone, Area Torinese e il movimento No Tav stanno subendo una serie di attacchi orchestrati dai promotori del Tav Torino-Lione. Di fronte al tentativo di piazzare le trivelle per cominciare i sondaggi (ne sono previsti circa 90 in tutto il territorio che va da SettimoT.se a Chiomonte) tante persone si sono mobilitate in queste settimane.
E’ nato il presidio Maiero-Meyer all’autoporto di Susa dove dal 9
gennaio centinaia di persone si danno il cambio giorno e notte per
impedire i carotaggi. Sono state piazzate alcune trivelle in zone
periferiche di Torino e cintura e per farlo sono stati impiegati
centinaia di agenti di polizia che vegliano i cantieri. Alla stazione
ferroviaria di Collegno per quattro giorni un presidio di attivisti ha
contrastato i lavori di sondaggio. Nuovi presidi permanenti sono
partiti negli ultimi giorni in valsangone (sulla provinciale tra Rivoli
e Villarbasse) e nei pressi della stazione di S.Antonino per monitorare
il territorio e comunicare con la popolazione.
Sabato sera mani ignote hanno appiccato il fuoco al presidio di
Bruzolo disabitato in quel momento, questo attacco è un gesto
intimidatorio, tipico del modo con cui la delinquenza organizzata ha
operato da sempre, in Italia per intimidire la resistenza popolare
contro la speculazione e la distruzione dei beni comuni. L’attacco si
inserisce appieno nel clima di discriminazione vergognosa creato ad
arte dai mass media contro il movimento NO TAV. Vengono nascoste le
ragioni dell’opposizione e ampio spazio viene dato agli slogan dei
politici che con la loro superficialità e arroganza minimizzano la
portata di un movimento popolare di massa che in questi anni ha saputo
con fiera determinazione impedire la truffa colossale del Tav salvando
la valle di Susa da una devastazione annunciata.
Anche gli amministratori della valle, democraticamente eletti,
stanno subendo affronti e tentativi di delegittimazione dalle autorità
provinciali e regionali e l’ Osservatorio, spacciato inizialmente come
luogo di confronto tecnico, ha ormai svelato chiaramente il suo ruolo:
la progettazione della nuova linea Torino-Lione. Chi ci sta otterrà in
elemosina le compensazioni, gli altri sono esclusi e scavalcati: alla
faccia della democrazia!
Una prima risposta a tutto ciò è stata data domenica scorsa con
una fiaccolata a Bruzolo che ha visto la partecipazione di alcune
migliaia di persone accorse per respingere con forza l’attacco di
stampo mafioso contro il presidio.
Ma l’indignazione popolare è crescente in valle di Susa e non
solo, tanta gente non ne può più di questo clima ed è disposta a
dimostrarlo ancora una volta
SABATO 23 GENNAIO 2010 con una GRANDE MANIFESTAZIONE che
partirà alle ore 14.00 dal PRESIDIO NO TAV DI SUSA AUTOPORTO per
raggiungere la città di Susa.
Partecipiamo in tanti, partecipiamo tutti per ribadire ancora una
volta il No al Tav (in qualsiasi forma e tracciato si presenti)
Per respingere la campagna di sondaggi truffa
Contro il partito trasversale degli affari che vorrebbe
trasformare il nostro territorio in un enorme cantiere per almeno
vent’anni
In solidarietà alle amministrazioni comunali sotto attacco.
FUORI LE MAFIE DALLA VALSUSA
I VALSUSINI NON PAGHERANNO IL “PIZZO”!
SE VUOI DIFENDERE LA TUA TERRA E IL TUO FUTURO SABATO NON PUOI MANCARE!