VENERDI 19 APRILE @ CENTRO SOCIALE RIVOLTA
Osteria "La Rivoltella" Presenta : "LIBERALACENA"
Serata a sostegno della scuola di italiano per migranti LiberaLaParola
La lingua è un diritto!
Alle ore 20.30: "Liberalacena" sapori dal mondo a cura degli studenti della scuola
Costo cena: 15 euro
Prenotazione obbligatoria mandando una mail a [email protected] o un sms al 329.8586835
A seguire Live Balkan Folk:
► ESPAÑA CIRCO ESTE
●●● INGRESSO GRATUITO ●●●
Dalle 19.00 in poi tutti i venerdì Happy Hours per tutta la sera:
Spritz - Prosecco - Vino e Birra in lattina a 1 euro!
Troverai:
Birra Artigianale, Vino, Cicchetti, Crespelle salate, Crepes dolci, Fritti (patate novelle e mozzarelle in carrozza) Tutto A Km 0!
Prenotazione obbligatoria mandando una mail a [email protected] o con un sms al numero 3298586835
España Circo Este
Nulla di più caro vi è per ogni persona della propria terra, terra che è
madre, terra che è sangue. Nulla di più doloroso dunque che il doverla
lasciare. Questa stessa sorte toccò in un tempo lontano e tanto vicino, a
tre giovani acrobati segnati da una stella nascosta: strappati dalla
loro amata Argentina, dai tendoni del circo, per diventare senza saperlo
quasi cavalieri cercatori e profeti magi. Affamati e schiacciati dal
potere dei signori, furono costretti a salpare per trovare fortuna.
Giurarono al Padre ogni sacrificio pur di riportare un giorno nella loro
terra un sorriso, allegria, cibo e abiti per tutti. I tre si strinsero
la mano sulla prua della nave lasciarono l'America Latina per trovare
sorte nella vecchia Europa. Dopo un lungo viaggio, sbarcarono in Spagna
...
Girando per le strade in cerca di lavoro; rifiutati perché
stranieri, stretti dai morsi della sete, decisero di essere ciò che
erano sempre stati: erano acrobati! Tirate su delle corde, fissate ai
balconi delle case basche, preparati i trampolini con casse di legno
spaccate ed adattate, annunciarono lo spettacolo del secolo. Fu la prima
di una serie di esibizioni. Prima per i villaggi, poi per le grandi
città. Catalogna, Andalusia, ogni regione di tutta la Spagna era ai loro
piedi. Il successo e la fama precedeva il loro arrivo: denaro, donne,
lusso e applausi riempivano i loro ventri e la loro superbia. La purezza
della loro arte fu presto inquinata dal serpente della ricchezza, della
sensualità più egoista. Le donne amate e lasciate a casa erano un
pallido ricordo, il vino inebriante aveva sostituito l'acqua umile e
pulita… Babilonia regnava nei loro cuori avidi. Ma come il vento
repentino porta in un baleno grazia e ristoro nelle anime, così con la
stessa tempestività può spazzare via tutto di un uomo. Scialacquarono e
sperperarono presto i frutti del loro lavoro. Persi in bordelli
squallidi, affogati in bottiglie di basso valore, stretti nelle maglie
delle scommesse, caddero presto in disgrazia… Si ritrovarono a mendicare
per le stesse strade che un giorno la loro fama possedeva, a chiedere
avanzi nei ristoranti dov’erano soliti mangiare. Tutto sembrava avergli
voltato le spalle; oppressi dal peso dei loro sbagli sembrò loro che
compiere l'estremo gesto di privarsi della vita misera fosse l'unica
cosa degna che gli rimaneva da fare. Con le stesse corde usate per i
loro voli acrobatici fecero dei cappi con cui impiccarsi. Nello
squallore di un vicolo cieco pieno d' immondizia del Raval, pronti a
stringersi il collo, si guardarono in faccia dopo tanto tempo. I loro
volti segnati e grigi si aprirono incredibilmente in un sorriso amaro, e
fu in quell’istante, che una luce mai vista prima li avvolse: "fermi,
non lo fate! Un'altra strada è preparata per voi se vorrete
percorrerla". Era l'arcangelo Gabriele, forza e messaggero di Dio. Con
voce celestiale e benedizione divina gli indicò un punto, un punto
cardinale ben preciso: gli indicò l'Est! la via della resurrezione, del
riscatto e della redenzione. Presi dall'entusiasmo per quella salvezza
inaspettata, si abbracciarono e decisero di affrontare il viaggio fino
all’ altro estremo del vecchio continente. Senza soldi, esattamente come
quando erano partiti dall'Argentina, non sapevano come percorrere
quelle migliaia di chilometri che li dividevano dalle porte del
paradiso. Fino a quando un giorno, non è chiaro se di fortuna si parla,
una mano oscura gli venne tesa. La mano era quella del più grande
impresario circense di tutta la Spagna, il malvagio Malavida. Egli gli
offrì un passaggio verso est a patto che si unissero alla sua carovana
circense, esibendosi gratuitamente negli spettacoli del sinistro
impresario. I tre, privi di ogni altra speranza, firmarono l’ingannevole
contratto.
Quali furono le loro sorti? C’è un solo modo per
scoprirlo: presenziare a uno degli spettacoli della “gira” circense più
famosa di tutta l’Europa. Lo spettacolo del Espana Circo Este.
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