Molto partecipata la mobilitazione promossa dalle donne del Cso Rivolta per dire NO allo sfruttamento e alla violenza sulle donne a seguito dall'accoltellamento di due giovani donne bulgare picchiate dal loro "protettore".
Via Fratelli Bandiera si è riempita di donne e uomini che hanno dato vita ad una manifestazione che ha bloccato il traffico della zona. Gli interventi fatti al megafono hanno voluto da un lato dire un chiaro NO al femminicidio e dall'altro anche denunciare come dentro il complessivo smantellamento dei servizi sociali siano stati ristretti drasticamente i servizi .
Un'iniziativa che ha visto partecipare, manifestando e bloccandoVia F.lli Bandiera, centinaia di donne e uomini con le fiaccole in mano ed uno striscione chiarissimo: "Basta violenza sulle donne".
Gli interventi che si sono susseguiti, a partire dalle attiviste del CSO Rivolta fino ad esponenti di associazioni e della società civile veneziana, hanno detto un chiaro NO al femminicido e alle violenze sulle donne. E' stato inoltre sottolineato da più interventi come l'attacco al welfare, che è in corso con le generali politiche governative che si scaricano poi nei territori, comporti uno stillicidio di tagli ai servizi in generale ed in particolare ai servizi per le donne. rivolti alle donne.
Di seguito il testo del volantino distribuito:
Giovedì 17 Gennaio ore 19.00
Fiaccolata in Via F.lli Bandiera per dire NO allo sfruttamento e alla violenza sulle donne.
NO al femminicidio!
Contro i tagli e lo smantellamento dei servizi rivolti alle donne.
Nella
notte tra lunedì e martedì due giovani ragazze bulgare che si
prostituiscono in via Fratelli Bandiera sono state accoltellate dal loro
"protettore", ora arrestato.
Il bollettino di guerra quotidiano ci
comunica sistematicamente l’aggressione di una o più donne in una
qualche regione d’Italia per mano di mariti, compagni, fidanzati
abbandonati o che si credono tali, aspiranti partner sessuali respinti.
Come
donne e uomini del Centro Sociale Rivolta riteniamo doveroso scendere
in piazza no al femminicidio, no alla violenza e allo sfruttamento delle
donne ma soprattutto per chiedere diritti e dignità anche per i
soggetti più deboli.
A questo non basta dedicare una giornata o
qualche minuto di silenzio ma serve una battaglia per avere strumenti e
servizi a disposizione delle donne!
Con i tagli e lo
smantellamento di molti dei servizi a cui le donne vittime di violenza o
sfruttamento si potevano rivolgere, assistiamo a sempre più frequenti
aggressioni, maltrattamenti e purtroppo omicidi. Nella stragrande
maggioranza dei casi questi sono i tragici epiloghi di situazioni di cui
i servizi sociali e le forze dell’ordine sono già a conoscenza per
precedenti episodi ma, con i tagli al Welfare delle Politiche Sociali ci
sono sempre meno servizi di aiuto e case protette dove le donne possono
trovare sostegno.
PER L’IMPEGNO DI RISORSE PER IL CONTRASTO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE !!!PER DIRE NO AL FEMMINICIDIO !!!
Centro Sociale Rivolta