Presidi e picchetti davanti a tutte le scuole della provincia di Venezia, compresi Dolo e Mirano, hanno cominciato ad animare questa grande giornata di sciopero generale europeo fin dalle 8.00 di questa mattina, dando anche vita a dei cortei spontanei che sono partiti dai poli scolastici di via Bissuola (Gritti, Stefanini, Bruno, Zuccante, ex Mozzoni e Pacinotti) e del quartiere Gazzera (Volta, Gramsci, Luzzati e Morin) dandosi tutti appuntamento alle 9.00 in via Palazzo (davanti al municipio di Mestre) per formare un grande corteo del mondo della scuola e formazione che ha visto la partecipazione di più di 2.000 studenti medi ma anche docenti, precari della scuola e universitari.
Durante il percorso sono state sanzionate alcune banche, simbolo ma anche causa di questa devastante crisi, con uova, cartelli e vernice
Alle 11.30 invece, beffando lo
spropositato schieramento di polizia e carabinieri con blindati e
uomini in assetto antisommossa davanti all'ingresso principale, il
corteo, organizzato dal Coordinamento, cui si erano uniti
universitari e attivisti dei Centri sociali (provenienti
dall'occupazione di Banca Intesa - Carive), ha prima bloccato il
cavalcavia della Vempa, poi l'accesso alla tangenziale, infine
creando un varco nella recinzione sul lato Marghera, ha invaso i
binari della Stazione ferroviaria di Mestre imponendo la sospensione
del traffico.
"Con le riforme Gelmini e le proposte di
legge Profumo, e i tagli, continui, pesantissimi e indiscriminati
ai fondi per l'istruzione, la formazione e la ricerca, - hanno spiegato nei loro interventi i portavoce del Coordinamento
Studenti Medi di Venezia e Mestre - i governi, in perfetta
coerenza con le politiche della BCE e della Commissione di Bruxelles,
stanno negando a milioni di giovani qualsiasi prospettiva di
un futuro."
"Le scuole ci cascano addosso,
mancano supplenti, risorse per laboratori,borse di studio e libri
di testo. Ma se pensano di addomesticarci ad un futuro da precari
supersfruttati si stanno sbagliando di grosso. Vogliono bloccarci
il futuro? E noi rispondiamo bloccandogli le citta', per far sentire
la nostra voce di una generazione che rivendica il diritto ad
un sapere libero e critico per conquistare un reddito che ci spetta."
"Siamo su questi binari - hanno concluso -
anche per manifestare tutta la nostra solidarieta' agli studenti
medi di Padova e Brescia che sono stati brutalmente caricati dalla
polizia e alcuni di loro addirittura arrestati questa mattina. Un
governo di 'tecnici' che fa picchiare ragazzi di quindici anni non
ha davvero per noi alcun futuro!"
COORDINAMENTO STUDENTI MEDI VENEZIA MESTRE