Milano. Lavoratori sulla torre, la lotta continua!

Santo Stefano di lotta per i lavoratori notturni dei treni che da quasi quindici giorni sono in pianta stabile a più di quindici metri di altezza su una torre al binario 21 della Stazione Centrale

7 / 1 / 2012

Arrivo in mattinata verso le undici, mi fermo al banchetto della raccolta firme per lasciare la mia e proseguo sotto un sole caldo fino al presidio che si trova a binario inoltrato; è pieno dei lavoratori licenziati riuniti con le loro famiglie e i loro bambini per il pranzo che consumeranno sotto la torre, con l’albero di natale addobbato con alcune delle lettere di licenziamento ricevute per raccomandata e i fuochi accesi perché sì c’è il sole, ma l’aria è molto fredda.

Il medico di fiducia dei lavoratori li visita e si accerta delle loro condizioni fisiche, sono un po’ provati dal freddo, ma stanno tutti bene, intanto passano i treni in partenza dalla stazione e tutti suonano le sirene in segno di solidarietà con questi lavoratori.

Verso le undici arriva la segretaria della Cigl Susanna Camusso, circondata da un nugolo di giornalisti, che dopo aver firmato la petizione si trattiene una decina di minuti al telefono con i lavoratori sulla gru.

La richiesta è quella di aprire un tavolo serio e di confronto sulla questione degli 800 licenziamenti e di avere come risposte non solo comunicati stampa, ma azioni concrete per il futuro di questi lavoratori; si denuncia di fatto il taglio dell’Italia in due in seguito alla riduzione dei collegamenti notturni che obbligano le persone a prendere la Freccia al doppio dei costi per postarsi da nord a sud.

Ha partecipato al presidio anche Gino Strada di Emergency, il quale dopo uno scambio di saluti e auguri con la Camusso, ha parlato con gli operai della torre che lo hanno ringraziato e applaudito.

Giorni di festa sulla carta, ma non per questi 800 lavoratori e le loro famiglie già messi a dura prova dall’inverno e da una lotta che per il momento ha fatto loro davvero pochi regali.

lavoratori sulla torre