Siamo gli operai della Innse, da più di un anno resistiamo alla chiusura della fabbrica.

Milano - Sgombero degli operai della INNSE

Presidiamo lo stabilimento giorno e notte sabato e domenica.

Utente: mao
2 / 8 / 2009

Questa mattina verso le 8.00 davanti ai cancelli dell’INNSE, la fabbrica di Milano dove da ormai 15 mesi gli operai sono in lotta contro la chiusura dello stabilimento, si sono presentati in assetto anti sommossa poliziotti, carabinieri e militari e anche due ambulanze.

Dopo mesi di dura lotta e dopo aver subito repressioni di ogni tipo, oggi è bastato poco alle forze dell’ordine per sgomberare il presidio permanente degli operai situato d’innanzi alla fabbrica.

Queste le loro parole a giugno:

“Noi, come operai INNSE, abbiamo dimostrato lavorando, gestendo direttamente la produzione contro la decisione del padrone di cessare l’attività, che la fabbrica funzionava e funziona.
Lo abbiamo fatto da giugno a settembre dello scorso anno, finché su ordine del magistrato siamo stati messi fuori dalla fabbrica, ci siamo accampati in portineria e da quel giorno non siamo andati più via. Diversi acquirenti si sono proposti per acquisire la fabbrica ma il vecchio padrone aveva altri interessi, in accordo con l’immobiliare voleva ripulire il capannone e vendersi tutte le macchine”.

Oggi la polizia è riuscita a buttar fuori dall’ingresso gli operai e a portare via la roulotte da loro usata come base di appoggio per il presidio.

Nella fabbrica sono entrati gli “smontatori” con il compito di rimuovere i macchinari che per tre mesi gli operai avevano utilizzato autonomamente dimostrando di riuscire ad autogestire la produzione  e la fabbrica stessa.

Tre giorni fa il consiglio regionale e provinciale della Lombardia ha approvato all’unanimità un ordine del giorno in cui si afferma di voler cercare una soluzione per l’attività produttiva dell’INNSE e per la difesa dell’occupazione.

Gli operai si chiedono come sia possibile che in seguito a una tale decisione politica, solo pochi giorni dopo si verifichi lo sgombero forzato. Forse delle pressioni dall’alto?

Dopo lo sgombero di questa mattina, la protesta è continuata in direzione della vicina tangenziale, dove per mezz’ora c’è stato un blocco del traffico a seguito del quale si sono verificate delle tensioni ad opera della polizia che in assetto antisommossa ha caricato gli operai.

Nonostante ciò gli operai sono riusciti a tornare davanti ai cancelli della loro fabbrica, fortemente determinati a resistere.

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Milano, 02.08.09 - Intervista a Gino, lavoratore della Innse