Napoli 9 Giugno - Ma la notte Sì..

Il centro storico di Napoli esplode di festa per i sì al referendum del 12 e 13 giugno!!

10 / 6 / 2011

Una moltitudine di oltre 10000 persone ha invaso le strade e le piazze del centro storico di Napoli in festa ieri sera 9 giugno, per la difesa dei beni comuni, per l’acqua pubblica e contro il nucleare.

Una notte bianca cominciata ben prima del tramonto e protrattasi ben oltre le aspettative per tutto il centro storico.

L’iniziativa, organizzata da Z.E.R.081 – Zona di Esperienze Ribelli 081 e Comitato Centro Storico – Diritti Salute Ambiente, coinvolgendo le piazze, le associazioni, i locali, gli spazi occupati e autogestiti, e decine di artisti di ogni tipo, ha fatto esplodere il desiderio di riappropriarsi degli spazi cittadini.

Un’onda festosa ha espresso la voglia di vincere ancora. Prolungando l’atmosfera di entusiasmo e partecipazione che aveva accompagnato le settimane precedenti alla vittoria di De Magistris, stavolta senza il personaggio, ma con il protagonismo diretto di migliaia di cittadine e cittadini, studentesse e studenti, anziani, bambini, artisti di ogni tipo che hanno invaso prima le piazze del centro storico, in cui si svolgevano concerti e danze, per poi straripare in ogni strada limitrofa, trasformando il centro in una mega piazza attraversata da fiumi di gente in festa.

Si comincia quando ancora c’è il sole a Largo Banchi Nuovi, piazza che ospita anche il giovane spazio occupato Z.E.R.081, la Zona di Esperienze Ribelli nata dopo il movimento studentesco dell’autunno, che insieme al Comitato Centro Storico ha promosso la notte bianca. Una piazza di un quartiere popolare, esposta per anni al degrado e all’abbandono, ha preso vita ed è esplosa per ore fino a notte al suono delle tammorre delle “paranze” di Giugliano Peppino di Febbraio e altri, alimentata dalla brace e dal vino. È la Tammorriata dei Beni Comuni a incendiare gli animi di migliaia di persone del popolo della tammorra, di studenti e studentesse e di cittadine e cittadini venuti dal quartiere o da lontano.

“Una delle piazze più belle della città con cui da 6 mesi facciamo i conti ogni giorno: vederla brulicare di tanta vitalità è un emozione incredibile!” dice Mauro, studente e attivista di Z.E.R.081.

Sempre di pomeriggio il cortile della storica chiesa di S. Chiara, spesso silenzioso e chiuso nel suo torpore ecclesiastico, aveva ospitato la Piazza dell’Economia Solidale, cui aderiscono associazioni come Ya Basta Napoli, con bancarelle e prodotti tipici da tutta la Campania. Di sera lo stesso cortile diventa un enorme Milonga dove centinai di persone di tutte le età imparano insieme a ballare il tango, insieme a famosi artisti italiani e stranieri.

Nelle vie limitrofe gli artisti di Vico Pazzariello improvvisano spettacoli itineranti di musica popolare.

Li imiteranno i musicisti della Banda del Torchio, che più tardi, partendo da Piazza S. Domenico, insceneranno una vera street music parade aperta dalla banda e seguita da centinaia di persone, per i vicoli dei decumani. La Banda dopo aver attraversato diverse piazze in festa, si ferma a Largo Giusso dove continua il suo rumoroso concerto. Di fronte, nell’affollata “piazza (R)esistente” di Largo S. Giovanni Maggiore Pignatelli, catturano l’attenzione delle persone lì raggruppatisi per l’aperitivo e la mostra di inizio serata, costruita insieme ai locali della piazza: il Kestè, l’associazione Piazza (R)esistente, Bar Orientale. Nel frattempo a Piazza S. Domenico, prima e dopo la partenza della banda, compaiono i Balli dal Mondo, con girotondi, danze e musiche in tutta la piazza all’ombra dell’obelisco.

Anche a piazza S. Maria la Nova, piazza storica degli studenti, abbandonata per anni a sé stessa, c’è musica: nella Serata dei Cantautori, fuori al bar Aret’ a palm si alternano, con musiche della tradizione classica napoletana, artisti come Antonio De Carmine, Mauro Spenillo, Marco Francini, Antonio Spenillo, Alan Wurzburger, Anna Troise, Mario Catanese.

Nella piazza del Caffè del Viaggiatore, piazzetta Monticelli, Massimo Ferrante, Rua Port’Alba, i Zezi, Sottatiro,Trio Sud Graffit e Salvatore Esposito animano la serata dedicata a Canti di Lotta, musica e versi popolari. Informazione e musica anche a Calata Trinità Maggiore, con la serata organizzata dal L.O. Ska che ha coinvolto i gruppi musicali Anarkolici ,Peacebreakers, Indubstry, e Shabada ‘ Orchestra.

Nella notte, con le piazze ancora in festa, gli artisti di Spazio Libero Teatro hanno inscenato invece, partendo proprio dallo spazio occupato Z.E.R.081, un Flash Mob itinerante che simulava gli effetti di un incidente nucleare. Decine di bandiere, striscioni, cartelli per il Sì ai referendum, per la difesa dei beni comuni, contro il nucleare, contro la privatizzazione dell’acqua sono comparsi in tutto il centro storico, ai muri, ai balconi, ai lampioni, alle ringhiere, ai cancelli.

Pur con l’organizzazione estesissima dell’evento nessuno si aspettava una tale risposta di partecipazione. Il lavoro a rete, il coinvolgimento dal basso della comunità del centro  storico, degli esercizi commerciali, delle associazioni e delle realtà che animano il centro storico, ha permesso un evento moltitudinario assolutamente spurio e variegato, che ha smarrito le identità che l’hanno reso possibile per diventare appunto moltitudine. L’entusiasmo e la consapevolezza dei napoletani ha travolto il lavoro difficile dei promotori del referendum, e ha trascinato le persone in piazza con la voglia di vincere, di riscattarsi. Proprio dalla metropoli, dai territori che forse più hanno subito l’attacco ai beni comuni, all’ambiente e alla salute delle comunità, che sono stati attraversati dai conflitti e dai movimenti che chiedevano e praticavano un’idea alternativa di utilizzo e di rispetto dei beni comuni, viene fuori forte, cosciente della sua forza, una voglia di cambiamento e di riscossa. Lo spazio urbano attraversato da migliaia di corpi è divenuto immediatamente terreno di riappropriazione e di costruzione di comunità.

Ci sembra di risentire la frase degli Assalti Frontali, da quando qualche mese fa abbiamo fatto risuonare assieme a loro Palazzo Gravina: "Più è potente il nostro desiderio più è potente la moltitudine."

Che notte al centro storico di Napoli!!

La percezione, almeno in questa notte, è quella di poter non solo sconfiggere chi vuole privatizzare l'acqua, riportare il nucleare nel paese, e farsi leggi ad personam.. la percezione è quella di poter ricominciare a riprendersi TUTTO!!

Z.E.R.081 – Zona di Esperienze Ribelli 081

Piazza Banchi nuovi

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