Napoli #9L - I movimenti danno il benvenuto al neogovernatore De Luca

9 / 7 / 2015

Oggi pomeriggio si è insediato il nuovo consiglio regionale presieduto dallo sceriffo salernitano Vincenzo De Luca. I movimenti sociali campani hanno scelto di darsi appuntamento in questa occasione per manifestare immediatamente ai neo-consiglieri e al neo-presidente quali sono le urgenze sociali, economiche ed ambientali con le quali la nuova giunta e il nuovo consiglio dovranno misurarsi.
La reazione della Questura e del Prefetto ha presentato immediatamente De Luca ai movimenti. Ieri è infatti arrivata la notizia dell’imposizione di una zona rossa molto vasta attorno al palazzo della Regione e soprattutto di una ridicola divisione dei “contestatori” che prevedeva che le forze del centro-destra, i sindacati confederali e i comitati vicini a Caldoro, parassiti della questione della Terra dei Fuochi, potessero arrivare a ridosso del palazzo, mentre i disoccupati, i comitati e i centri sociali no. Il divieto assurdo ha solo rappresentato uno sprone in più per i movimenti, che sono arrivati al concentramento da più parti e hanno così eluso e forzato le precedenti misure di ordine pubblico. Le provocazioni della Questura non sono terminate qui e durante il presidio per ben due volte la celere ha provato ad allontanare i manifestanti.
Ci è sembrato un biglietto da visita prevedibile e vergognoso quello con cui il consiglio si è presentato oggi. Prevedibile perché, al di là delle divertenti imitazioni, conosciamo bene il disprezzo che il neo-presidente nutre nei confronti dei movimenti e di qualunque realtà provi a forzare l’ordine normativo per rivendicare diritti. Un disprezzo che fino a questo momento aveva pagato sulla propria pelle la Salerno delle occupazioni e delle vertenze sociali e che oggi c’è il rischio concreto che venga riversato addosso alle realtà mobilitate sul territorio regionale. Vergognoso perché pretendere ingiunzioni e la costruzione di perimetrazioni e zone rosse il giorno dell’apertura di una nuova fase governativa, vuol dire lanciare un segnale chiarissimo a chi lotta contro la povertà e contro la devastazione ambientale, un segnale di chiusura e di scarsa volontà di dialogo. Questo in un momento storico di estrema difficoltà economica e sociale per le regioni meridionali ed il giorno dell’insediamento di quell’ente che gestisce buona parte del potere decisionale ed economico sulle questioni che stanno più a cuore ai movimenti e soprattutto che riguardano la vita quotidiana dei cittadini e delle cittadine campani.

 In piazza c’erano centinaia di persone, in gran parte disoccupati che chiedono la risoluzione della annosa questione della vertenza Bros e che però convergono pure insieme a centri sociali e sindacati di base nel percorso che sta provando a costruire una campagna per una legge di iniziativa popolare regionale per reddito minimo. Una campagna che oggi si presenta come esperimento di coalizione sociale tra diversi che agiscono sui territori per costruire mobilitazione capillare in grado di intercettare tanti e tante attraverso la rivendicazione del reddito e le azioni di contrasto alle nuove povertà. La presenza dei disoccupati organizzati all’interno di questo percorso è chiaramente una ricchezza immensa perché permette a quel movimento, storico e radicato sul nostro territorio, di rilanciare la lotta.

E allo stesso modo la presenza dei comitati ambientali campani in lotta contro il biocidio ha permesso di ribadire l’attualità della questione ambientale, la ferma volontà di chi abita i territori di lottare contro chiunque tenti manovre speculative su di essi e, sicuramente, contro una giunta regionale presieduta da un noto inceneritorista come Vincenzo De Luca.

Questo debutto serve da promemoria al neogovernatore della regione Campania, da tenere ben presente per i prossimi 5 anni: la nostra regione non ha bisogno né di sceriffi né di zone rosse. Ha bisogno di diritti sociali, di bonifiche, di reddito, di democrazia e migliaia di uomini e donne saranno sempre pronti a bussare alla porta del suo palazzo ogni qualvolta proverà a sottrarglieli!

Lab. Occ. Insurgencia

Mezzocannone Occupato

Movimento di lotta Precari Bros organizzati di Napoli e Provincia

Coordinamento di lotta per il lavoro

Alcune foto del presidio

Gino Monteleone, coordinamento di lotta per il lavoro

Ciro, coordinamento KAOS

Enzo Tosti, StopBiocidio