Napoli - Comunicati di solidarietà

A seguito dell'operazione di polizia nei confronti degli attivisti del Laboratorio Insurgencia

29 / 3 / 2010

Solidarietà dalla federazione Rdb/Cub Campania

Con gli attivisti e la popolazione di Chiaiano colpevoli di aver difesa la propria terra e la propria salute.

E’ veramente preoccupante l’iniziativa repressiva messa in atto dalla Procura della Repubblica contro gli attivisti del Presidio di Lotta contro la discarica di Chiaiano/Marano (Napoli).

A distanza di alcuni anni, dalle violente cariche poliziesche che investirono la popolazione della zona che si opponeva alle politiche di devastazione ambientale di una delle poche aree verdi della metropoli napoletana, vengono pesantemente perseguiti penalmente alcuni giovani con accuse labili e contraddittorie.

Nel corso di questi anni la Magistratura napoletana non ha mai dato ascolto alle denunce e ai dossier di controinformazione prodotti dai cittadini e dai Comitati in cui veniva svelato il perverso intreccio affaristico e speculativo su cui si fonda l’affare/rifiuti nella nostra regione.

Ora – invece – mentre vengono alla luce i guasti e le nefandezze della gestione Bertolaso della Protezione Civile, mentre ancora a Napoli e in Campania si continua nella scellerata politica dell’incenerimento dei rifiuti e delle mega/discariche diventa essenziale difendere ed ampliare tutti gli spazi di agibilità politica e sociale fondati sul protagonismo popolare e sull’autorganizzazione.

Libertà per gli attivisti sociali!

Basta con la devastazione dei territori!!

La Federazione Regionale della Campania delle Rappresentanze Sindacali di Base

Napoli, 29/3/2010

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Al fianco di chi lotta per la propria terra!

Mentre giornali e tv sono intenti a interpretare l'astensionismo dilagante di questa tornata elettorale, la magistratura e la Digos di Napoli decidono di colpire chi lotta quotidianamente in difesa dei beni comuni e della salute contro l'arroganza dei poteri forti e della speculazione. Questa mattina la polizia è arrivata nelle abitazioni di tre nostri fratelli del Laboratorio Ingurgencia per notificare arresti domiciliari e obblighi di firme per fatti accaduti due anni fa, durante la rivolta di Chiaiano contro la discarica, quando tutta la popolazione si sollevò per difendere la vita e la salute di un intero territorio. Oggi si vuole colpire chi ha partecipato alle moblitazioni perchè parte di quella moltitudine che reclama indipendenza, diritti e dignità per il proprio futuro. Noi a Chiaiano c'eravamo e abbiamo partecipato ai blocchi stradali, come alle decine di manifestazioni che hanno attraversato la periferia napoletana. Abbracciamo con forza il presidio permanente di Chiaiano e i compagni e le compagne del Laboratorio Insurgencia, consapevoli che più delle parole conterà quello che faremo.Pietro, Egidio e Davide liberi immediatamente. Con tanta rabbia nel cuore.

Horus Project
Astra19 spazio pubblico autogestito

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Comunicato in solidarietà degli attivisti napoletani colpiti dalle misure cautelari


Dalla parte di chi disobbedisce alle leggi ingiuste


Ancora una sveglia insopportabile questa mattina. Da Napoli arrivano le notizie di una nuova operazione di polizia ai danni degli attivisti del Laboratorio Occupato Insurgencia e di alcuni giovani dell'area nord della città. Ma con l'operazione di questa mattina non si colpiscono solo degli attivisti politici, si colpisce una straordinaria lotta di civiltà e di democrazia: Chiaiano e la sua storica resistenza all'invasione militare del territorio. Una battaglia nel nome dei beni comuni, della terra, del diritto ad una vita degna contro i veleni e i rifiuti tossici, di Stato e di malavita.

Proprio nel maggio del 2008, infatti, Chiaiano e Marano sono stati teatro di un conflitto radicale che si è mosso dal basso ed ha attraversato la popolazione tutta. Conflitto a cui le forze dell'ordine hanno risposto con violenza inaudita, caricando e ferendo donne e uomini inermi. Altrettanto la politica e le istituzione hanno risposto con rigida sordità, in alcuni casi con indifferenza. Un blocco democratico, dunque, lungo la traiettoria distruttiva degli inceneritori e delle discariche, blocco a cui la popolazione ha opposto una giusta disobbedienza. Una disobbedienza, agita in massa, che non può essere a attribuita a questo o a quel soggetto, ma che piuttosto ha riguardato la vita di una città, offesa dalle leggi ingiuste e dall'autoritarismo dei manganelli.

E come se non bastassero i manganelli già all'epoca la magistratura aveva fatto la sua parte, arrestando e condannando Pietro Spaccaforno. La logica di sempre, dividere buoni e cattivi e colpire gli attivisti per ridurre la portata sociale e diffusa della lotta. Allo stesso modo oggi, a due anni dai fatti, la magistratura torna a colpire: non solo Pietro (ma come può Pietro esser colpevole di cose accadute in un momento in cui già si era abbattuta su di lui la repressione, con il fermo e l'arresto?!), ma anche Egidio, Davide e altri due giovani. Misure cautelari a due anni dai fatti, a pronunciare queste parole viene da sorridere, ma in Italia le regole servono solo per colpire chi lotta (e questo occorre ricordarlo, in un periodo in cui i magistrati divengono leader di movimento!), dunque non c'è da stupirsi.

Siamo indignati, per quanto abbiamo appreso, siamo pieni di rabbia per quanto è accaduto! E' evidente che si tratta di una persecuzione mirata, è altrettanto evidente che lotte non si fermano e che il Laboratorio Occupato Insurgencia e i giovani attivisti colpiti dalle misure cautelari non sono e non saranno soli.

Liberi tutti! Liberi subito!

Esc, atelier autogestito
Point Break – studentato occupato

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Il Presidio NoDalMolin esprime la propria solidarietà alle donne e agli uomini di Chiaiano; domani sera, durante l'assemblea del Presidio Permanente, discuteremo di questa vergognosa operazione di polizia, una evidente vendetta contro coloro che hanno osato opporsi a un'imposizione.

Presidio Permanente NoDalMolin - Vicenza

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Il movimento di lotta x il lavoro banchi nuovi esprime piena solidarietà ai compagni fermati con arresti domiciliari e obbligo di firma stamane dalla digos di napoli a chiusura di un'inchiesta portata avanti dal pm Narducci sulle giuste proteste delle popolazioni di chiaiano/marano contro l'apertura della discarica nel parco delle colline; ancora una volta si abbatte violentemente la macchina repressiva su dei militanti criminalizzando le lotte sociali e la mobilitazione di piazza, mentre non vengono perseguitati in tal modo, anche se inquisiti o addirittura condannati, i vari esponenti politici sia di centro destra che di centro sinistra colpevoli della grande e disastrosa devastazione ambientale! continuiamo a lottare e a mobilitarci autonomamente contro la repressione in difesa dell'ambiente e x il diritto al lavoro e al salario

Movimento di lotta x il lavoro
banchi nuovi

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Il coordinamento di lotta x il lavoro, il centro sociale- carlo giuliani esprimono forte condanna all' onda persecutoria nei confronti degli attivisti contro la discarica di Chiaiano arrestati e sottoposti a misure restrittive. Sosteniamo con forza e solidarietà la lotta messa in atto dagli abitanti di Chiaiano e Marano, ai compagni di Insurgencia e tutti coloro che in questi anni si sono battutti per difendere il diritto alla salute, all'ambiente ed un reale ciclo di rifiuti alternativo alla logica degli affari e delle speculazioni che volevano fare di Chiaiano, Marano e Pianura la pattumiera d' Italia. Ribadiamo la nostra condanna a questo " sistema di poteri forti e giudiziari " che continua a processare le giuste lotte sociali per la difesa dell'ambiente ed il diritto al lavoro ed al reddito mentre lascia liberi le "caste " di speculatori ed affaristi collusi con la criminalità e la politica dei palazzi del potere.

COORDINAMENTO DI LOTTA X IL LAVORO
centro sociale- CARLO GIULIANI

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Come centri sociali del Nord est esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai

compagni di Napoli sottoposti a misure cautelari con l'accusa di essersi

mobilitati contro l'apertura della discarica di Chiaiano.

E' vergognoso il tentativo istituzionale di criminalizzare chi, nei propri territori,produce forme di conflitto e di dissenso a difesa dei beni comuni.

Non possiamo accettare che politici, questure e tutti coloro i quali non sono in grado di fornire risposte reali ai problemi sociali, politici, ambientale dei nostri territori, rispondano per l'ennesima volta con il tentativo tutto giudiziario di separazione tra buoni e cattivi.

Chiaiano come Vicenza e come la Val di Susa sono lo straordinario percorso di tutti coloro che rifiutano le logiche di sovradeterminazione, sono il percorso di tutti coloro che mettono in gioco i propri corpi e i propri desideri per costruire una società diversa, un territorio diverso su cui vivere e su cui essere protagonisti come soggettività in grado di dar vita a esperienze di

movimento reale.

Movimenti che passo dopo passo non solo si sono opposti alla distruzione dei propri territori, ma che attraverso un complesso lavoro quotidiano sono stati in grado di sviluppare importanti elementi di proposta alternativa, in grado di valorizzare e rendere migliori le condizioni e l’ambiente di vita di tutti.

Attacchi come questo non fermeranno chi combatte per la difesa del proprio territorio, per la difesa dei beni comuni. Oggi come domani continueremo a lottare per difendere i nostri territori da ogni forma di militarizzazione e tentativo di speculazione sulla pelle di chi li vive e giorno dopo giorno lotta per difenderli.

Non ci fate paura! Egidio, Pietro e Davide LIBERI!

 Liberi tutti! Liberi subito!

Centri sociali del Nord est

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LO GRIDIAMO ANCORA PIU' FORTE: RIBELLARSI E' GIUSTO
comunicato di solidarietà per i compagni di chiaiano

Siamo vicini agli attivisti del Presidio di Lotta contro la discarica di Chiaiano/Marano colpiti dai provvediminti restrittivi di questi giorni.
Siamo con loro perché la lotta per la difesa dei beni comuni è fondamentale e dirimente per il futuro dei nostri territori.
Contro la speculazione che intende aggredire le nostre vite occorre ribellarsi. E in questo senso le battaglie per il diritto all'abitare a Roma o quella dei Vicentini del No dal molin o ancora la no tav ( solo per fare degli esempi) sono la stessa cosa.
Lo abbiamo gridato assieme il 20 marzo nel bellissimo corteo per l'acqua pubblica e lo continueremo a fare ogni giorno.

Action diritti in movimento

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SEMPRE DALLA PARTE DI CHI LOTTA.

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza ai compagni del presidio contro la discarica di Chiaiano/Marano che in questi ultimi giorni sono stati colpiti dai gravissimi provvedimenti restrittivi messi in campo da un governo in difficoltà di fronte al dissenso e al conflitto messo in campo dalle mobilitazioni che in quei territori si sono prodotte a partire dalla difesa dei beni comuni e dall'idea di vivere il proprio territorio in modo diverso, partecipato, autodeterminato.

Esprimiamo anche la nostra rabbia e indignazione rispetto ad un governo che, ancora una volta si mostra con il suo vero volto: autoritario, repressivo, antidemocratico, non in grado di percepire le istanze che i movimenti sociali hanno prodotto in questi ultimi anni.

A Napoli, come nelle altre città, non ci faremo intimidire da quest'ennesima provocazione, e sappiamo che chi lotta per difendere i beni comuni non rimarrà di certo solo.

Un abbraccio.

NOI NON ABBIAMO PAURA! EGIDIO, PIETRO, DAVIDE LIBERI SUBITO!

LIBERI TUTTI! LIBERI SUBITO!

REALITY SHOCK – COLLETTIVO SCIENZE POLITICHE

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Chiaiano non si arresta. Noi non arretriamo.

La squallida operazione compiuta dalla Digos e dalla Questura di Napoli la
mattina del 29 marzo, in piena atmosfera elettorale, che ha portato al fermo di cinque persone (tre dei quali attivisti del Laboratorio Insurgencia), è solo l'ultimo atto di una drammatica persecuzione verso movimenti e soggetti che stanno lottando per difendere i propri territori dalla devastanzione ambientale.

Persecuzione particolarmente violenta nei confronti del Presidio
permanente contro la discarica di Chiaiano e Marano, che in questi ultimi anni ha portato in piazza e nelle strade una moltitudine di persone decise a
contrastare con ogni mezzo la decisione di Governo, Protezione Civile ed
Istituzioni Locali di trasformare quella terra in un inferno tossico.

Siamo vicini ai fratelli di Insurgencia ed a tutta la comunità in lotta di
Chiaiano, non solamente come segno di solidarietà affettiva, ma perchè
riteniamo che la lotta di Chiaiano sia la lotta di tutte/i, di chi resiste in
difesa dei propri territori, della propria salute e della propria vita e di chi
sta mettendo in atto pratiche reali di costruzione del comune.

Liberi tutti,liberi subito!
Nessuna persecuzione sarà efficace.
Chiaiano non si arresta.
Noi non arretriamo.

Csoa Ex Mattatoio - Perugia
CommonsLaB - Perugia

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La Comunità in Resistenza di Empoli esprime tutta la sua solidarietà agli attivisti del Laboratorio Occupato Insurgencia colpiti ingiustamente da misure cautelari per aver lottato contro la costruzione della discarica di Chiaiano. Ancora una volta le istituzioni rispondono con la repressione alle mobilitazioni dei cittadini che nei loro territori difendono la terra e i beni comuni. Mandiamo un abbraccio a tutti gli uomini e le donne del Laboratorio Occupato Insurgencia e del Presidio di Chiaiano.

Egidio, Pietro e Davide liberi tutti, liberi subito!!!

Comunità in Resistenza di Empoli 

------------------------------------------------------------------------------Siamo

Siamo indignati per le "misure cautelari" adottate nei confronti di 3 attivisti del centro sociale Insurgencia impegnati, due anni fa, nella battaglia in difesa della Cava di Chiaiano e Marano. Le battaglie condotte in difesa dell'ambiente e della salute nel corso del 2008 hanno costituito un momento di elevata civiltà del nosto territorio che, ovunque, si è ribellato in maniera diffusa e partecipata alle politiche di distruzione dell'ambiente e delle nostre vite condotte dal Governo, dal Commisariato per l'emergenza rifiuti e dagli amministratori locali. Come comitato centro storico diritti salute e ambiente, nato proprio in quei giorni, abbiamo sempre difeso e partecipato alla battaglia di Chiaiano, una battaglia di democrazia e di sopravvivenza; Oggi continuiamo a difendere quella battaglia, ricordando a tutti che il 23 maggio, che oggi viene utilizzato dalla questura per limitare ancora una volta in maniera arbitraria la libertà degli attivisti del centro sociale Insurgencia, è stato un giorno di lutto, in cui le forze dell'ordine hanno caricato violentemente centinaia e centinaia di cittadini che resistevano passivamente, seduti in strada. La battaglia sull'ambiente, contro le megadiscariche e gli inceneritori non si tocca! Denunciamo con forza chi prova ancora a costruire la trama di una protesta violenta e strumentale ad interessi terzi!  Democrazia, libertà per gli attivisti e raccolta differenziata subito !

Comitato centro storico diritti salute e ambiente - Napoli

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L'ennesima inchiesta contro attivisti napoletani.
Questa volta a scatenarsi è il PM Narducci che con due anni di ritardo dai fatti del 23 maggio del 2008, quando, con ferocia inaudita la popolazione di Chiaiano, in lotta contro l’apertura della discarica fu
caricata violentemente, ha emesso 5 provvedimenti di misura cautelare tra arresti domiciliari e obbligo di firma per "pericolosità sociale" contro gli attivisti di Insurgencia e cittadini.
Ancora una volta, proprio mentre la gestione della discarica ha confermato le denunce della popolazione di Chiaiano circa lo sversamento di rifiuti tossici e la pericolosità del sito prescelto per la sua
collocazione in un area densamente popolata, e mentre i vari responsabili della devastazione dell'intero territorio campano (Bertolaso in primis), continuano a beneficiare di una benevola impunità da parte di quella stessa magistratura, si colpisce invece chi ha
denunciato e lottato in questi anni per difendere la propria salute .
Quest'attacco segue di pochi giorni la notifica di 12 denunce ad altrettanti compagni impegnati nella lotta antifascista. Le accuse si riferiscono in questo caso alla manifestazione del 30 settembre scorso
che ha visto la partecipazione di oltre 5000 persone scese in piazza contro l'insediamento a Materdei del gruppo di CasaPound.
Anche in questo caso pagano gli attivisti, mentre la feccia fascista è lasciata libera di aggredire a Napoli e in Italia (come sta avvenendo anche in questi giorni).
Tali episodi mettono in luce la natura di classe delle istituzioni, compresa la stessa magistratura che spesso viene invocata come possibile contrappeso al dilagante potere berlusconiano, ma dimostratasi bene
attenta a tutelare gli interessi del grande capitale e degli affaristi.
Dietro questi ultimi attacchi c’è evidentemente un obiettivo preciso che passa sia attraverso il lavoro della magistratura che la bassa manovalanza dei picchiatori: intimorire le lotte sociali, restringere
gli spazi di autorganizzazione.
L’intenzione è quella di attuare una repressione preventiva, utilizzando accuse pretestuose, in una situazione sociale che diventa sempre più a
rischio di insorgenze per il crescente peggioramento delle condizioni di vita determinato dal permanere di una profonda crisi economica, i cui costi si stanno scaricando su lavoratori e disoccupati.
Contro questi tentativi di affrontare il disagio sociale con gli strumenti della repressione giudiziaria e poliziesca è necessario rafforzare le ragioni unitarie delle varie lotte in corso con la consapevolezza di avere di fronte un unico avversario che ricorre alla
criminalizzazione dei movimenti anche per cercare di dividere ed isolare nel loro specifico le singole vertenze.
Non ci faremo intimidire! Le lotte contro la precarietà, contro gli inceneritori, le discariche ed in difesa della nostra salute, contro il fascismo ed il razzismo, continueranno a vederci in prima fila con più
determinazione di prima.
Libertà per tutti i compagni.

Rete Anticapitalista Campana
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Durante tutti questi anni, mai la Magistratura si è preoccupata di ascoltare le tante denuncie e i tanti dossier in cui i cittadini e i comitati in lotta contro la discarica di Chiaiano svelavano l’intreccio affaristico su cui si regge la gestione rifiuti in Campania. E invece, a distanza di qualche anno dalle violente cariche delle forze dell’ordine, la Procura della Repubblica chiude un inchiesta, guidata dal pm Narducci, con una preoccupante azione repressiva nei confronti degli attivisti che si battono contro la discarica.

Il csoa Tempo Rosso esprime piena solidarietà alle donne e agli uomini di Chiaiano!

Non sarà l’ennesima azione repressiva a fermare chi da anni lotta per la tutela del proprio territorio e dalla propria salute!

Liberi Tutti! Liberi Subito!

Csoa Tempo Rosso – Terra di Lavoro

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Il CSOA DEPISTAGGIO (BN) esprime la massima solidarietà agli attivisti colpiti dalle misure cautelari ed alle donne ed agli uomini del Presidio permanente di Chiaiano.
E’ davvero ignobile il tentativo di mettere a tacere quanti esprimono dissenso contro le politiche di devastazione del territorio messe in campo dal governo Berlusconi e dall’amministrazione regionale della Campania.
E’ davvero vergognoso che si criminalizzino le lotte sociali per la tutela dell’ambiente, mentre il Governo “del fare…marcio”  trasforma la Protezione Civile in una macchina per creare business, speculando sulle tragedie e sulle devastazioni vere e creando ad hoc nuove emergenze (i grandi eventi !!!).
Dal 2001 circa 700 ordinanze d’emergenza: Bertolaso fa quel che vuole, è sopra la legge!
Dal 1994 comincia la parabola della gestione dei rifiuti in Campania: munnezza, camorra e mal’affare dappertutto.
E contro il marcio che avanza le comunità come quella di Chiaiano, nonostante che i dispositivi della sicurezza e della repressione funzionino scientificamente nei confronti delle fasce sociali deboli e dei movimenti sociali, continuare ad organizzarsi ed a mantenere alta l’attenzione non solo per difendere il proprio territorio, ma anche per costruire dal basso un modello di sviluppo liberato dalle logiche del profitto.


Le lotte sociali non si arrestano e non si processano    
Liberi tutti – Liberi subito


CSOA DEPISTAGGIO (BN)

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