Al Laboratorio Insurgencia

Napoli: domenica 4 Marzo. Serata in sostegno del movimento No Tav

Il governo dei beni comuni e lo stato d’eccezione

28 / 2 / 2012

Siamo tutti/e No Tav!
Al fianco della Valle che resiste !
Domenica 4 Marzo
Serata di solidarietà con il movimento No Tav
Ore 20:00 – proiezione di “Fratelli di Tav”
a seguire assemblea pubblica sul governo dei beni comuni e lo stato d’eccezione.
Sarà disponibile documentazione, articoli, approfondimenti sulla Tav e la storia del movimento No Tav
Attivi : bar, cucina, libreria.
Presso Laboraorio Insurgencia
Via Vecchia S.Rocco 18 – Capodimonte
Ciò che sta avvenendo in Val di Susa in questi giorni è la dimostrazione di come davanti alla crisi ci sia la più completa sospensione di ogni agibilità democratica. Siamo davanti ad uno stato d’eccezione in cui poteri forti e capitale utilizzano l’esercizio più crudo e violento del monopolio della forza annullando ogni spazio di diritto. La vicenda di questi giorni è paradigmatica di come il tema del governo dei beni comuni, in nessun modo, può trovare soluzione nell’esclusivo utilizzo del diritto e della norma come unico strumento attraverso cui agire.
Siamo davanti all’esproprio di terreni che sono stati acquistati negli anni dai cittadini resistenti della Valle di Susa, che avevano utilizzato questa possibilità permessa dall’ordinamento giuridico, per provare a sottrarre la propria terra dalla speculazione dei cantieri della Tav. Un opera che a differenza di ciò che raccontano i media main stream come La Stampa e Il Giornale, viene avversata da una intera comunità perchè i tunnel previsti dal progetti comportano il traforamento di montagne fatte di uranio ed amianto. Un rischio ambientale e sanitario che porterebbe ad un ecatombe di quel territorio. Tutto per permettere una speculazione dai vantaggi assolutamente miseri in termini di viabilità, ma che invece porta miliardi di euro nelle tasche dei grandi costruttori italiani e dei loro subappaltatori legati al crimine organizzato.
Questa è la lotta No Tav. Una battaglia che ha saputo proporre alternative, per giunta meno costose del progetto della Torino-Lione, a cominciare dalla risrutturazione della vecchia linea, che non vengono prese in cosiderazione dalle istituzioni proprio perchè costerebbero….troppo poco !
La vicenda di questi giorni ci racconta come senza conflitto, senza disobbedienza, senza una propsettiva di governo collettivo dei beni comuni in cui il conflitto sia il motore del processo, non si può reggere allo scontro con lo stato d’eccezione e con l’uso della violenza e della forza dello stato che assume i termini di un invasione militare del territorio. Comprare i terreni nella Valle è stato questo: l’utilizzo intelligente delle norme per contrastare un opera inutile. Ma davanti a questo tentativo, comunque utile, non si ferma affatto l’aggressione militare e la sospensione della democrazia. Non si ferma questo processo perchè nello stato d’eccezione decide sempre e solo uno. Ricordiamo ancora qui le profetiche parole di Guido Bertolaso ai tempi dell’emergenza rifiuti in Campania “in emergenza non esiste democrazia” e continuando “l’Italia è sempre in emergenza”. Ecco questo è lo stato d’eccezione permanente. Davanti a questo quadro la norma ed il diritto, anche quando si fa leva sulla proprietà privata (l’acquisto di un pezzo di terra da parte di un privato) viene spazzata via dalla violenza dello stato d’eccezione. Per questo pensiamo che ciò che avviene nella Valle che resiste, ci racconta proprio questo : il governo collettivo dei beni comuni non si esaurirà mai nella riforma dell’assetto guiridico.
Senza conflitto non c’è comune.
Rete Commons ! – rete dei comitati in difesa dei beni comuni di Napoli e provincia