Napoli - "La nostra terra brucia ancora: mobilitiamoci!"

Sit-in venerdì 14 luglio alle 17 alla Metro di Toledo

13 / 7 / 2017

Condividiamo un appello di varie realtà e soggettività campane rispetto ai roghi che stanno devastando in questi giorni diverse località dell'area metropolitana di Napoli, ed in particolare delle zone vesuviane. Oggi è stato lanciato un sit-in di denuncia e protesta alla Metro di Toledo venerdì 14 luglio alle 17.

La nostra terra brucia ancora. La nostra terra brucia sul serio, non solo nelle fotografie che girano su facebook. È tempo di scendere in strada, perché la protesta sui social finora è stata inutile.
Ignorati dalle istituzioni, ignorati dai principali organi di informazione, è tempo di manifestare la nostra indignazione e rabbia. Mentre i responsabili restano a guardare, la nostra terra brucia.
Brucia la vegetazione del Vesuvio, brucia la munnezza nelle strade dimenticate della Terra dei Fuochi, brucia la selva di Chiaiano, brucia ancora l'inceneritore di Acerra. La nostra terra brucia e chiede a tutti noi di lasciare le nostre case, scendere in piazza, difenderla: non bastano più post, articoli di giornale, video. Serve che chiunque si è indignato in questi giorni, chiunque ha condiviso una delle terribili immagini che ritraggono la nostra terra sotto attacco si mobiliti.

La nostra terra, però, non brucia per tutti.

Non brucia per gli imprenditori che hanno dichiarato guerra al Vesuvio e che radono al suolo i boschi per ottenere pascoli gratuiti.
Non brucia per le fabbriche criminali che ordinano a ignoti disperati di distruggere nel fuoco gli scarti industriali, per non dover pagare i costi di smaltimento.
Non brucia per chi sull'incenerimento dei rifiuti si arricchisce.
Per queste persone il fuoco è denaro, il fumo è profitto, la devastazione è ricchezza.
Sono le persone che la nostra terra possono lasciarla e scappare in qualche paradiso con i soldi che hanno ottenuto distruggendola.
La nostra terra brucia per noi, che dobbiamo restare e quindi dobbiamo resistere.
Qualcuno proverà a cavalcare questa immensa tragedia, per raccattare voti, per seminare odio, per far arricchire i soliti noti con i dispositivi emergenziali che seguono ogni disastro. Diranno che la colpa è dei napoletani che sono omertosi con la camorra o dei Rom che sono barbari invasori o degli abitanti dell'area vesuviana che non si rassegnando ad andarsene o dei campani, tutti, che hanno uno stile di vita colpevole e che non possono lamentarsi.
Diranno che ora ci pensa la regione, ci pensa il governo, ci pensa l'Europa.
Abbiamo imparato a conoscere le loro bugie. Non ci fidiamo. Non abbassiamo la testa.
Scendiamo in piazza, tutte e tutti, per ribadire alle istituzioni che stanno guardando questo disastro in televisione, lavandosene le mani, che se nessuno è disposto a farlo, la nostra terra la difendiamo noi. Per questa ragione saremo in piazza venerdì mattina a sostenere il presidio della comunità ribelle di Acerra che, ancora una volta, sta resistendo alla devastazione ambientale che colpisce il territorio.
Per questa ragione INVITIAMO TUTTE E TUTTI a costruire un sit in, venerdì prossimo alle ore 17.00 per dire BASTA ROGHI. BASTA INCENERIMENTO DI RIFIUTI. BASTA SPECULAZIONI SULLE NOSTRE VITE.
MOBILITIAMOCI!