a cura della redazione

Napoli - Sgomberi per tutti

L'assessore al patrimonio del Comune di Napoli prova ad intimidire gli spazi occupati

20 / 11 / 2009

Dopo la recente aggressione ai danni di un occupante delle case occupate Ex Schipa, recente occupazione abitativa nata nel quartiere di Materdei a poche centinaia di metri dall’occupazione di Casa Pound, il Comune di Napoli attraverso il suo assessore al patrimonio D’Aponte ha lanciato una vera e propria campagna di intimidazione alle strutture occupate.
L’assessore D’Aponte ha infatti annunciato un iter di novanta giorni per censire tutte le strutture occupate di proprieta’ del Comune : centri sociali, case occupate, sedi dismesse ecc.
Alla fine del censimento, annuncia D’Aponte dalle colonne di alcuni quotidiani, si provvederà alle ordinanze di sgombero per tutti, sia centri sociali che le strutture occupate dai neofascisti.
Entro ulteriori novanta giorni dalle ordinanze si procederà allo sgombero coatto con l’uso delle forze dell’ordine. Dichiarazioni farneticanti ma allo stesso tempo preoccupanti, a cui fanno eco le dichiarazioni del questore Santi Giuffrè che parla di “pressioni sugli enti competenti” da parte della Questura per arrivare a risolvere i seri problemi di ordine pubblico nella zona di Materdei che se non affrontati porterebbero a conseguenze “devastanti”.
Fa specie sentire parlare il questore della terza città d’Italia di conseguenze “devastanti”.
Di devastante in tutto questo c’e’ solo l’incapacità del Comune di Napoli che non ha voluto prendere una scelta chiara e precisa dopo l’occupazione lo scorso 12 settembre del ex convento di Salita San Raffaele da parte di Casa Pound. Equiparare le occupazioni dei movimenti sociali con quelle dei neofascisti e’ assolutamente intollerabile in una città dove la presenza dei gruppi dell’estrema destra non e’ mai stata tollerata.
Il Comune di Napoli lancia proclami e prova ad intimidire le occupazioni, proprio mentre gli attivisti dei movimenti e gli occupanti vengono aggrediti dai fascisti.
Così come a Torino si prova e “sedare” la tensione tra le forze sociali e le organizzazioni neofasciste attraverso la minaccia di un repulisti generale di certo poco applicabile.
Lo è senza dubbio ancora meno in un città come Napoli dove le occupazioni di movimento rappresentano segmenti sociali importanti nel tessuto sociale metropolitano: gli studenti, gli attivisti in difesa della salute e dell’ambiente, i disoccupati organizzati, i movimenti di lotta per la casa.
Difficile pensare che se ne stiamo tutti ad aspettare l’opera del professor D’Aponte, assessore da pochi mesi, e senza dubbio lontano dal comprendere la portata sociale delle occupazioni nella città di Napoli.
L’amministrazione che D’Aponte rappresenta, esattamente come da otto anni a questa parte, ha deciso di “non decidere”, ovvero di rimanere in balia degli eventi, non prendendo una posizione chiara nonostante le continue pressioni della società civile napoletana, gli appelli come quello di Erri De Luca, le mobilitazioni come quella del 30 settembre scorso in cui 5.000 persone si scontrarono con la polizia perché volevano deporre nei pressi di Casa Pound una targa ricordo ai martiri delle 4 giornate di Napoli.

Ai proclami di D’Aponte risponderemo con una mobilitazione generale in difesa degli spazi occupati e dell’agibilità politica dei movimenti, contro la legittimità alle organizzazioni neofasciste e xenofobe.