Fonte:Corriere del Veneto - Edizione di Venezia Mestre del 13.08.09

No global: interrogatorio illecito. La Questura: episodio falso

13 / 8 / 2009

MESTRE - Prelevato da un bar e portato in commissariato per vedere un video. E' la denuncia di un attivista del centro sociale Rivolta, B.B., 24 anni, coinvolto nell’inchiesta sul G8 dell'università a Torino. Il ragazzo dice d'essere stato prelevato martedì sera dal bar di via Fratelli Bandiera da 4 agenti in borghese, di essere stato portato al commissariato di via Ca' Rossa dove gli sarebbe stato chiesto di identificare alcuni manifestanti che erano con lui al corteo contro a Vicenza il 4 giugno. Dopo essersi rifiutato e aver chiesto di poter parlare con gli agenti della Digos prima e con il suo avvocato poi, sarebbe stato rilasciato. Ma la Questura nega che l'episodio sia mai accaduto. Ieri, all'ora di pranzo, una ventina di attivisti di Rivolta hanno protestao contro l'«interrogatorio» sui generis. Alle recinzioni dei cantieri del tram sono stati appesi due striscioni: «Stop agli abusi della polizia» e «Noi non abbiamo paura». «E’ gravissimo — dice Vittoria Scarpa, portavoce degli attivisti - non era un colloquio informale perchè nei filmati c’era anche lui. E se era un interrogatorio è stato condotto al di fuori delle procedure».Respingono le accuse in Questura: «Le dichiarazioni fatte oggi saranno messe a disposizione dell'autorità giudiziaria con le immagini a circuito chiuso del commissariato martedì sera. E le immagini sono prova incontrovertibile».