Per giovedì 7 gennaio 2010 è attesa la sentenza definitiva contro alcuni attivisti dell'assemblea permanente no mose per l'occupazione dei cantieri del MoSE di San Nicolò avvenuta nel settembre del 2005. Si invitano tutti i cittadini e le associazioni che in questi anni hanno partecipato alle molte iniziative e mobilitazioni contro il progetto MoSE a venire alle ore 15 al Tribunale di Mestre in viale S.Marco

No Mose - Sentenza definitiva contro l'assemblea permanente

6 / 1 / 2010

Giovedì 7 gennaio - ore 15.00 - Tribunale di Mestre in viale san marco.

il giudice emetterà la sentenza del processo contro alcuni attivisti NOMOSE per l'occupazione dei cantieri del MoSE di San Nicolò  avvenuta nel settembre del 2005.

Con  rinvii a giudizio estremamente selettivi e mirati  che colpivano una sola componente del vasto movimento, si tentava di fermare, senza però riuscirci, le moltissime iniziative e  mobilitazioni cittadine che si sono fatte in questi ultimi 5 anni contro la follia e le devastazioni del progetto MoSE. L'impianto accusatorio iniziale si è sgretolato e sono  caduti molti  capi di imputazione assurdi e pesantissimi, che erano una vera e propria provocazione, come ad esempio  il sabotaggio  e i 100mila euro di danni richiesti dalla Regione Veneto!
Il pubblico ministero ha richiesto la condanna per tutti gli imputati a un mese di reclusione e il pagamento di un'ammenda di 120 euro ciascuno.
Questo processo si sta svolgendo quando ormai sono stati resi noti documenti importantissimi che confermano le denuncie che il movimento NOMOSE ha fatto in questi anni.

Diversi studi del CNR considerano il sistema MoSE  inefficace nel difendere Venezia e la laguna nell'ipotesi che i livelli del mare si inalzino nei prossimi decenni (di 50 cm livello medio delle previsioni) a causa di cambiamenti climatici. (Rapporto tecnico CNR n° 256 di gennaio 2003 di P.A. Pirazzoli e G.Umghiesser "e se il progetto MoSE fosse già obsoleto?"; e altri studi CNR successivi) .
La sentenza della Corte dei Conti in oltre cento pagine ha evidenziato tutte le anomalie e lacune emerse in relazione al progetto Mose e tutte le attività che vi gravitano intorno: un regime di monopolio che dura da oltre vent’anni contrario a tutte le normative europee e nazionali; costi lievitati a dismisure; incarichi, consulenze e collaudi  affidati con scarsa trasparenza; progetto e lavori senza Valutazione d’impatto ambientale Positiva; mancanza di un progetto esecutivo generale.

E' confermato, dalle procedure di infrazioni delle Direttive Europee e da atti  del Ministero dell'Ambiente e dell'Osservatorio Naturalistico della Laguna del Comune di Venezia, che i cantieri del progetto Mose erano e sono illegali e quindi abusivi e che hanno creato, creano e creeranno enormi danni ambientali al fragilissimo equilibrio della Laguna di Venezia.
Nessuno vuole o ha il coraggio di disturbare la potentissima lobby delle aziende ed imprese del Consorzio Venezia Nuova che hanno messo le mani sui fondi della Legge Speciale  e che  stanno  "divorando" i 4,2 miliardi di euro che servono per costruire un'opera vecchia, inutile e dannosa  non solo per gli attuali delicati equilibri idrogeologici lagunari, ma anche alla luce delle variazioni climatiche che si prospettano per i prossimi decenni.

L'Assemblea Permanente NOMOSE e i 12.500 cittadini che hanno sottoscritto la petizione popolare (presentata a tutti i livelli istituzionali nazionali e comunitari) hanno sempre denunciato le illegalità e i danni di questi cantieri e hanno tentato in tutti i modi di fermare l'ECOMOSTRO MOSE

Essere imputati in un processo per l'occupazione di un cantiere illegale e abusivo, vedersi chiedere il rimborso di presunti danni  da chi crea danni enormi ed irreversibili all'ambiente, da chi "divora" tutti i soldi della legge speciale, è un insulto alla ragione! una vera e propria provocazione!

Invitiamo tutti e tutte giovedì 7 gennaio 2010 alle ore 15 al Tribunale di Mestre in viale San Marco. Seguirà conferenza stampa

Assemblea Permanente NOMOSE - AmbienteVenezia - Medicina Democratica - Coordinamento cittadino Contro le grandi navi - Laboratorio Morion