No Pasaran! Il comunicato della Comunità in Resistenza di Empoli

12 / 3 / 2019

In un tempo in cui l’odio per la diversità viene sventolato come un valore da difendere, quando la discriminazione sessuale, religiosa e di razza tenta di essere sdoganata come una pratica comune, noi scegliamo di tornare a presidiare le strade e i quartieri come sempre abbiamo fatto in questi trentanni.

Da alcuni giorni, in Piazza Farinata degli Uberti, sono stati registrati, raccontati e testimoniati episodi di razzismo e omofobia di cui si sono resi partecipi esponenti vicini al candidato sindaco Poggianti e di cui lo stesso, necessariamente, è venuto a conoscenza, nonostante mai ne abbia fatto menzione nelle sue dichiarazioni. Tali eventi, a cui in molti (sempre gli stessi) hanno scelto di non far riferimento, non sono passati e mai passeranno inosservati a Empoli che da sempre difende i valori di Antifascismo e Antirazzismo, né lo passeranno mai all’occhio di chi ha a cuore la storia della città.

Alla luce di tale realtà si invita la Sindaca Barnini e chiunque abbia scelto di mostrare la sua solidarietà al candidato sindaco della destra, a prendere piena coscienza degli antefatti e soprattutto dei fatti accaduti. E’ opportuno, in simili contesti, valutare la (dubbia) opportunità di esporsi sulla base di racconti tendenziosi e omertosi da parte di chi agita, oscena, la bandiera della democrazia mentre affonda le proprie radici ideologiche (e di pratiche, come testimoniato) nell’odio e nella discriminazione.

In ultimo, ma non per importanza, ricordiamo che nei fatti narrati (per dovere di scelta lessicale) non c’è stata alcuna forma di minaccia o intimidazione ma soltanto il presidio pacifico di spazi pubblici e cittadini in cui si sono svolti deprecabili episodi di discriminazione razzista e omofoba. 

Se i fatti accaduti sono stati stigmatizzati come atti di pochi, ricordiamo che i valori che come Comunità in Resistenza abbiamo sempre portato avanti sono collettivi e comunitari e che, in questo senso, andranno letti tutti i futuri presidi pacifici da qui al termine del periodo elettorale, al fine di scongiurare il ripetersi di eventi che infanghino la storia antifascista della nostra città.

Dall’età in cui la verità è mistificata e la denuncia uno strumento da campagna elettorale.

Non resteremo a guardare. Non ci faremo intimidire.

Comunità in Resistenza CSA Intifada