No Tav: ancora una "vendetta di Stato"!

18 / 12 / 2019

Ancora un’azione repressiva – l’ennesima in questo 2019 – nei confronti di attivisti e attiviste No Tav.  Sono in corso da stamattina perquisizioni e arresti che coinvolgono 14 persone, la maggior parte di Torino, indagate per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, travisamento e altri reati. Il riferimento è la marcia verso il cantiere di Chiomonte dello scorso 27 luglio, alla quale parteciparono migliaia di persone, partite dal festival Alta Felicità che si teneva in quei giorni a Venaus. In particolare, ad essere preso di mira è stato proprio l’assedio di massa al cantiere, a cui è seguito un furibondo lancio di lacrimogeni da parte della polizia.

No Tav

Due degli indagati sono, al momento, al carcere delle Vallette di Torino. Alle altre 12 persone sono stati notificati nelle varie questure fogli di via da diversi comuni della Val di Susa, con il chiaro intento di impedire loro la partecipazione ad altre iniziative di mobilitazione. Tra loro anche un’attivista del nord-est.

«Il 27 luglio abbiamo fatto né più né meno di quello che avevamo promesso nei giorni precedenti alla manifestazione: arrivare, tutti insieme, fino al cantiere per manifestare il nostro dissenso contro un’opera scellerata che devasterà ulteriormente il nostro territorio» si legge sul sito Notav.info, «purtroppo in questo paese di buffoni e voltagabbana non c’è peggior delitto di far seguire alle parole i fatti». 

Alle 18 ci sarà una conferenza stampa del movimento No Tav alla Credenza di Bussoleno.

Libere/i tutte/i!