Cronaca di una notte di ribellione e felicità

Non ci avrete mai... come volete voi...

di Antonio Musella

19 / 7 / 2009

Una serata di gioia, di ripresa della citta'. Un'espolsione di felicita', per avere nuovamente i compagni e le compagne fuori dalle carceri, ma anche di rabbia.
La rabbia contro il "teorema Caselli" che a differenza di quello del pm cosentino Fiordalisi, viene da quella magistratura cosiddetta democratica che prova a fare da calmiere dei conflitti, dando patenti di buoni e cattivi a chi si preoccupa di organizzare il conflitto in questo paese.
Oltre 5.000 persone hanno riempito Piazza del Gesu' ieri sera a Napoli. Un evento, "A Torino c'ero anche io !", costruito in pochi giorni grazie alla collaborazione tra artisti di movimento , attivisti in difesa dei beni comuni, studenti dell'Onda, ed il Laboratorio Occupato Insurgencia che da piu' di un anno e' sotto costante attacco della magistratura. Dalle inchieste sulle lotte contro la discarica di Chiaiano, ai processi per antifascismo, all'inchiesta Rewind che ha coinvolto tanti nostri compagn* in giro per l'Italia.
Quella di Piazza del Gesu' non era una manifestazione e non era un concerto, ma l'unione di diverse esperienza che si sono trovate insieme per affermare il diritto al dissenso in questo paese, per difendere la democrazia e l'agibilita' politica dei movimenti. Al tempo stesso e' stata l'affermazione di un modello culturale che si riprende una citta', le sue strade e le sue piazze, e lo fa tirando fuori dalle galere chi si mobilita contro la crisi, difendendo pratiche e motivazioni, senza possibilita' di abiura o di dissociazione come il pm Sparagna avrebbe voluto.
Sparagna.....in dialetto napoletano il termine "sparagnare" significa "risparmiare"....Te la potevi "sparagnare" caro Pm, di tenere in cella 21 studenti per 11 giorni, blaterando di p38 e organizzazioni militari. Quello che siamo lo hanno raccontato le piazze piene di queste settimane, le occupazioni degli atenei, la mobilitazione dei cittadini di Chiaiano giunti fino a Teramo sotto il carcere in solidarieta' con tutti i detenuti, e lo abbiamo visto a Padova, a Bologna, alla Sapienza, a Torino. Alla luce del sole.
Senza dubbio scateniamo tempeste...ma preferiamo il sole...
Ma la serata di ieri e' stata ancora piu' importante perche' nei suoi mille significati ha segnato anche il ritorno sulle scene dei 99 Posse. A sette anni dalla loro ultima apparizione, i 99 risalgono insieme su un palco riprendendo il filo che li lega al movimento. Non e' un caso che la loro "reunion" attesa da militanti ed appassionati da tanto tempo sia stata anticipata di due mesi rispetto alla data ufficiale (11 settembre 2009). Lo hanno voluto con forza i 99 Posse e tutti i compagn* che lavorano insieme a loro, essere in piazza come 99 Posse per difendere l'Onda, per difendere i movimenti, per chiedere la liberazione dei 21 arrestati e tra loro di alcuni fratelli come Egidio e Max.
Vedere Piazza del Gesu' cosi' piena, cosi' viva, e cosi' ribelle, e' stata un'emozione che ci portiamo dietro, che ci fortifica, che ci da il senso di cio' che siamo, e ci da la forza per affrontare le sfide che abbiamo davanti, ovvero quello di riuscire ad incidere davvero nei processi reali al tempo della crisi, di riprendere il lavoro sui territori a cominciare dallo sviluppo di processi di autorganizzazione sociale sui bisogni primari come la casa ed il reddito, di continuare a batterci contro i tagli della 133, di rilanciare in avanti la lotta in difesa dei beni comuni. Ma anche, e forse nella nostra citta' soprattutto, di affermare un modello culturale che oggi e' sotto attacco. Lo e' grazie alle politiche securitarie, grazie alle reminiscenze fasciste ed alla nuova agibilita' che groppuscoli neofascisti hanno in tutto il paese, lo e' perche' razzismo e sessismo sono fenomeni che stanno diventando socialmente tollerati.
Il 18 Luglio c'e' lo ricorderemo in tanti....come dimostrazione di cio' che possiamo essere, e ce lo ricorderemo in tanti perche' i nostri compagn* sono usciti dalle galere, dando un colpo al "teorema Caselli".
Grazie a tutti quelli che l'hanno reso possibile, alle telefonate di Max, Gianluca, Egidio che sono state trasmesse dal palco, a tutti gli artisti che ci sono voluti essere a tutti i costi, grazie ai nostr* compagn* che hanno lavorato intensamente per mettere su in pochi giorni questo evento, grazie infine a tutti quelli che ci sono venuti, che hanno alzato i pugni per la liberta' degli arrestati, che hanno urlato che ...non ci avrete mai come volete voi....

Galleria fotografica 99 Posse A Torino c'ero anche io