Con ogni mezzo necessario, soprattutto se illecito e disdicevole, la ClownArmy è andata a Ljubljana per osare una dimensione europea, perché ci pare che le decisioni sbagliate siano prese nei luoghi sbagliati dalla persone sbagliate. Noi saremo anche degli idioti, ma mai tanto quanto quelli che continuano a dare ragione alla capitalismo e alla finanza.

#OccupyLjubljana,ClownArmy e #OccupyTrieste: la nostra Europa non è un problema da dietro

15 / 1 / 2012

Sulla base dell'appello riportato di seguito, ieri circa 150 persone, tra clowns della ClownArmy di #occupytrieste e nuovi clowns di #occupyljubljana, hanno scosso la normalità di un tranquillo sabato di inizio anno a Ljubljana.


Sfilando per le strade della città armati di nasi rossi, libri e spazzolini da denti, la clownarmy ha lanciato il suo manifesto di guerra, che curiosamente si trovava sempre a pagina 17 di ognuno dei libri preferiti portati da ciascuno, fossero essi le poesie di Neruda, un manuale di analisi matematica, una raccolta di barzellette, un surreale testo di Jodorowsky o una bianca agenda futura (perché il libro migliore è quello che ancora non è stato scritto).


Travalicando come di consueto i perimetri istituiti della produzione del discorso, annullandone le procedure di partizione e di esclusione, ignorando platealmente i tabù dell'oggetto, i rituali della circostanza e i diritti privilegiati, la ClownArmy si trama nel tessuto del reale per evidenzarne il vero taciuto ed il falso acclamato.
Leggendo ad alta voce notizie e titoli selezionati del tutto casualmente nei quotidiani italiani e sloveni, materializzandone l'assurdo con la corporeità della voce e dell'ascolto collettivo – dei clowns ma soprattutto delle persone che assistevano- e infine declamando in coro il proprio manifesto di guerra, la ClwnArmy ha voluto riportare l'ordine del discorso su una guerra in atto.


Quella all'intelligenza e ai saperi, negati, insabbiati, inaccessibili, addomesticati e snaturati. Intelligenza e saperi da liberare per decostruire l'assurdo della narrazione reale che vediamo in atto ogni giorno allo scopo di eliminare l'assurdità di un reale molto più idiota delle azioni solo apparentemente insensate ed inconsulte, ma molto razionali, di un clown.

Quella alla vita e ai diritti, a tutto ciò che pareva conquista inalienabile o bene comune naturale, e che oggi viene captato e messo a valore da uno psycocapitalismo che come una mosca cieca non sa nemmeno più dove andare ma continua furiosamente a cercare di riprodursi bulimico.


Partendo dalla Borsa di Ljubljana (che #occupyljubljana, abbattendo la lettera r dell'elegante insegna, con un'operazione semiotica ha trasformato, in sloveno, da “borsa” a “lotta per”), fermandosi poi davanti alle banche, all'università che inizia il bologna process e taglia fondi e borse di studio, alle istituzioni e ai bar, a leggere libri, scuotere giornali e a salutare con un gesto dell'ombrello, come si conviene a dei clowns, sempre perculando la polizia attonita e incapace di elaborare ciò che vedeva e sentiva, abbracciando a passo di carica i passanti e gli spettatori, riuscendo a farsi offrire il vin brulè nella piazza principale, la ClownArmy ha in realtà cominciato a parlare di un'altra Europa che vogliamo, che ci meritiamo e che, in realtà, già siamo.
Prima di una festa finale comune, un'assemblea ha delineato dei possibili passaggi futuri per un lavoro comune, con semplicità e pragmatismo, individuando nei beni comuni, nell'abitare e nella liberazione di spazi il terreno su cui praticare un'europa senza confini che inizi ad essere una soluzione dal basso e non un problema calato dall'alto.
Con la prospettiva di un seminario transborder da organizzare entro un paio di mesi per interrogarsi insieme sulla possibilità di innescare conflitti europei che siano costituenti di una reale dimensione di riappropiazione e di ricostruzione europea, uno spazio anche giuridico dove il diritto al conflitto costituente e ai beni comuni non sia spezzato e perimetrato dalle sovranità territoriali che, invece, cedono e si liquefano di fronte al diritto al saccheggio che gode di un orizzonte globale del tutto trasparente.

Saremo anche degli idioti, ma mai come ci vorrebbero loro.



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Questo l'appello per partecipare alla ClownArmy


A noi ci pare che l'Europa delle banche non sia nemmeno una soluzione calata dall'alto ma soprattutto e sostanzialmente un problema da dietro.
Al fine di annichilire le distanze e rafforzare l'alleanza tra i nostri due (popoli) #occupytrieste e
#occupyljubljana si incontrano il 14 Gennaio 2012 reclamando il fondamentalissimo diritto alla democrazia.

Il Clown Army marcerà su Ljubljana con un esercito collaterale culturale, variopinto, eterogeneo, bilingue, promiscuo e, soprattutto,  irriverente ed accattivante, armati di libri, sarcasmo e sagacia ,facendoci scherno della moderna subcultura di cui  siamo vittime e sfidando l'ignoranza con qualsiasi mezzo necessario, soprattutto se illecito e disdicevole.

Con l'intento di creare sinergie e sottolineare le problematiche comuni che ci rendono tutti cittadini europei, impegnati nella stessa guerra, uniti contro lo stesso nemico, invischiati negli stessi sfaceli.

Noi siamo convinti che essere cittandini Europei dovrebbe essere una soluzione dal basso, non un problema da dietro.

Se anche voi vi sentite trattati come degli idioti... Venite a dimostrare che lo siete!!! ..ma che non lo sarete mai come vi vogliono loro!!!

A R R U O L A T I !!

Cerchiamo soggetti forti, determinati, incoscienti e non troppo
intelligenti esattamente come te!
I requisiti fondamentali sono:
-un libro
-due mani
-due piedi
-un cervello(anche se piccolo, non importa)
-grande dose di indignazione, senso della giustizia ed autoironia
-spazzolino da denti


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Questa è la versione un po' più seria dell'appello, per chi pensa che la verità è seria e la serietà è reale.
Ritagliare qua sopra lungo la linea tratteggiata
.

Praticamente, siccome i mercati ce lo chiedono dovremmo toglierci dalla testa tutto quello che rende la vita un po' decente.
Eh'sticazzi, eh.

La finanza ci sta mettendo un sacco di problemi da dietro,il gioco della politica rappresentativa è un po' rotto e serve quasi solo a riempire istituzioni di gente che è sempre d'accordo con le necessità dei grandi capitali, delle grandi multinazionali, della finanza e delle banche. Che si prendono i soldini pubblici e poi chiedono di pagare gli interessi del debito.

I movimenti #occupy, le primavere arabe ecc ecc si sono un po' stufati.
Dicono una cosa semplice: la democrazia è che le decisioni le prende più o meno il 99% e non l'1%, che l'economia deve servire a stare bene tutti e non a creare crisi caotiche e incomprensibili, che le élites di tecnocrati che chiedono a noi di stare in austerity dovrebbero provare a vivere con i nostri frigoriferi per un mese e poi vediamo, che la loro "soluzione" della crisi è "ok, tutto come prima solo un po' più forte ancora".

E ci pare che l'Europa della commissione europea e della BCE, che in questo momento comandano, abbiano la sola intenzione di forzare la mano a tutti i governi per 'sta soluzione che richiede di privatizzare tutto (così che dobbiamo comprarci tutto pagando a qualcuno una rendita su qualsiasi cosa, che non si capisce perché dovremmo), diventare tutti molto più schiavi e di poche pretese, rinunciare a immaginarci un futuro.
E chi l'ha deciso che i mercati, e l'1% che gode dei profitti, c'hanno ragione?

Ecco, questa è la domanda.
E la risposta è che a noi pare che le decisioni sbagliate siano prese nei luoghi sbagliati dalle persone sbagliate.

L'europa che noi abbiamo in mente - perché ci sentiamo cittadini europei - è una soluzione costruita dal basso e non un problema dall'alto, o da dietro.
E per farlo capire, andiamo a fare una clown army, irriverente come al solito, insieme agli allegri briganti di #occupyljubljana!

europe: towards a solution from the bottom, not a problem from the top

la situazione richiede un gesto assolutamente stupido e futile.. e noi siamo le persone giuste.

clownarmy @ ljubljana

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