Un corteo di centinaia di persone ha delineato oggi una mappa della città in crisi. Disegnandola l'abbiamo resa pubblica, l'abbiamo restituita alla città: è l'inizio di un cammino da percorre insieme per riprendere il controllo del nostro futuro. Oggi più che mai si può quel che si fa.

#occupytrieste - 17.11 contro la crisi si può quel che si fa: da una mappa della città ad una mappa della crisi

18 / 11 / 2011

Centinaia di persone oggi a trieste hanno delineato una mappa della città in crisi. È una mappa precisa, concreta, che tocca i nodi attraverso i quali la crisi si materializza in città, attraverso cui attacca i nostri corpi e le nostre vite. Disegnandola l'abbiamo resa pubblica, l'abbiamo restituita alla città: è l'inizio di un cammino da percorre insieme per riprendere il controllo del nostro futuro e per combattere chi continua a chiederci di sacrificarlo per pagare una crisi che non abbiamo creato e che stiamo però subendo.

La mappa è tracciata, ora la proponiamo a chi vuole attraversarla ed arricchirla, di analisi, di pratiche, di volontà.

La nostra forza, quella del 99%, continua ad essere la concretezza dei nostri intenti e delle nostre pratiche, la loro condivisione, la costruzione di un filo comune che unisca i tanti e diversi che condividono un'idea semplice e reale: le persone prima dei profitti.

La prima tappa della nostra mappa oggi è stata la sede di Acegas – Aps. Il protocollo di intesa fra Comune e Acegas riguardo la moratoria sugli stacchi, strappato dalla pressione delle tende in piazza e dall'appoggio di una parte consistente della città, doveva essere firmato venerdì scorso. Ad oggi non abbiamo visto neanche una bozza.

La nostra determinazione nell'ottenere ciò che è giusto e degno – la dignità di non restare senza riscaldamento, acqua calda o luce nell'inverno – per tutte e tutti, nel riprenderci ciò di cui abbiamo bisogno – il sapere, l'energia e i beni comuni – la nostra determinazione è intatta.

Se la nostra forma è cambiata – dalle tende, alle occupazioni, alla piazza, ad una carovana di assemblee nella città – è perché #occupytrieste è un soggetto vivo, che cresce e muta nella città, incontrandosi e relazionandosi con la vita intorno a sé.

Eppure, la nostra forma cambia perché i nostri obbiettivi rimangano gli stessi e la forza con lui li perseguiamo sia maggiore.

Non diminuisce l'intensità della nostra voce, e ad essa si uniranno le voci dei tanti e diversi che compongono quella rete che attraversa la città e dalla città è formata.

Da oggi partirà l'#occupytrieste tour: vogliamo conoscere tutti coloro che non abbiamo ancora incontrato e che non hanno intenzione di subire la crisi. Siamo convinti che le idee e la forza crescono incontrandosi, intrecciando fili comuni e inventandone di nuovi. Da soli non siamo né autosufficienti, né unici, né migliori.Tutti insieme, lo diventiamo: oggi più che mai si può quel che si fa.