A Napoli, con De' Magistris

Oltre il tatticismo, per l'alternativa

Vendola e SEL alla prova delle elezioni comunali

15 / 3 / 2011

di Beppe Caccia* e Francesco Miazzi**

In questi giorni ampi settori della società civile stanno guardando con un misto di attenzione e preoccupazione allo scenario politico di Napoli, dove si stanno chiudendo le ipotesi di candidatura a sindaco per le prossime elezioni amministrative.

Il soggetto politico, a cui guardiamo come ad un melting pot capace di ricombinare sogni ed aspirazioni, rivendicazioni e richieste, proposte e progetti di una rete complessa, ricca di molti mondi, rischia in questa verifica sul campo di sbandare pericolosamente.

Siamo infatti tra quanti credono che, intorno alla figura di Nichi Vendola, possa agglutinarsi una prospettiva politica veramente capace di uscire dai confini della vecchia sinistra (e dalle sue abitudini meno nobili), concretamente in grado di coniugare la resistenza all’attacco ai diritti con la costruzione di alternative sociali possibili, realmente intenzionata a ripensare la pratica politica istituzionale, partendo dai soggetti del lavoro vivo, dell’ambientalismo e della formazione, passando per la difesa dei beni comuni.

Abbiamo attribuito a questa prospettiva credito e credibilità politica, confidando soprattutto nella storia e nell’esperienza, nella serietà e nella fantasia, nella coerenza e nella capacità di “sparigliare”, di chi questa prospettiva la incarna.

Ora, nei luoghi di verifica, nei laboratori territoriali dove questa “narrazione” deve mettere i piedi per terra, e misurarsi con la prova delle elezioni comunali, a Torino come a Napoli, vediamo riemergere le vecchie bestie del tatticismo e del politicismo, come cifra della prassi politica.

A Napoli in particolare dove, nel superamento di una stagione segnata dal malgoverno e nella rottura drastica con componenti del centrosinistra ormai inguardabili, rappresenterebbe per i movimenti ed ampi settori della società civile un indispensabile riferimento politico, SEL tentenna e rischia di farsi risucchiare nel pantano degli eredi del “bassolinismo”.

Il vero e proprio laboratorio, sociale e politico, che a Napoli sta lavorando per mettere in campo un’alternativa, è l’unico spiraglio per restituire a tanti e diversi soggetti sociali la speranza di un cambiamento reale. Luigi De’ Magistris esprime, in questa specifica situazione, ciò che Nichi Vendola sta incarnando per tanti pezzi della società italiana.

I giochetti tattici a Napoli rischiano invece di cancellare il sogno prima ancora che questo possa trasformarsi in realtà. Ma confidiamo nel fatto che, anche lì, possa prevalere l’imprevedibilità e il gusto dello “spariglio”, che si sappia “riaprire la partita” e non lasciare in mano il gioco a bari e biscazzieri.

Sostenendo e partecipando attivamente a questo “laboratorio napoletano”, non solo si eviterà di riconsegnare alla frustrazione la speranza di tante e tanti in un vero riscatto etico e sociale, ma si confermerà che stiamo veramente cercando di costruire una seria “cooperazione politica” per il cambiamento reale di questo Paese.

consiglieri comunali * Lista “in comune” di Venezia e ** Lista “il girasole” di Monselice