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A Verona tornano gli invisibili

9 / 10 / 2010

Nel giorno in cui una parte del PD intraprende una comica battaglia di modernizzazione in tema di immigrazione con i paleoleghisti proponendo ingressi programmati e selettivi e rifiutando il dato di semplice constatazione che i migranti, i clandestini, sono già qui, i truffati dell’ultima sanatoria si prendono la città.

Precari, lavoratori in nero, ricattati dai ritardi del rinnovo del permesso di soggiorno, tutti sfruttati e truffati dai mediatori che sulla sanatoria hanno speculato vendendo finti contratti di lavoro e false pratiche di regolarizzazione (tra di essi, vale la pena di ricordarlo, amministratori della Lega e sindacalisti gialli dell’UGL) si sono dati appuntamento in tribunale a Verona per presentare tutti assieme le proprie denunce penali. Pakistani, margrebini, indiani, nigeriani e nuovi cittadini di altre comunità hanno rivendicato il permesso di soggiorno provvisorio che loro spetta, essendo parte lesa nelle truffe quotidianamente esercitate in tema di diritti di cittadinanza.

E soprattutto, si sono presi le vie del centro storico con un corteo non autorizzato che ha bloccato il traffico (sotto la scalinata del comune del sindaco Tosi) all’interno della città, tra le mura di chi il lavoro nero sfrutta ma non ne vuole vedere voci e corpi.move

Più di un centinaio di lavoratori, nel giorno dello sciopero del sindacalismo di base, ha inteso in questo modo riappropriarsi di un protagonismo sociale e politico troppo spesso invisibilizzato dalle retoriche della sicurezza e dal sedicente realismo della politica ufficiale.

Il presidio dei migranti di Cittadinanza globale, appoggiato da USB-ADL, si è sciolto solo dopo che il Questore e il Procuratore si sono resi disponibili ad una mediazione.

Ma si riconvocano in Assemblea Permanente a partire dai primi giorni della prossima settimana.

Cittadinanza Globale

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