Roma (28 Luglio) - Sono partiti alle 16.00 dalla
stazione lido centro della Roma-Lido, gli attivisti del movimento
"Riprendiamoci le Spiagge". Come il 7 luglio erano muniti di cartelli,
canotti e striscioni per rivendicare il libero e gratuito accesso alle
spiagge del litorale di Roma.
Attraversando il territorio, passando
davanti al municipio e piazza Anco Marzio, sono entrati dall'ingresso
dello stabilimento Salus e sono risaliti lungo la battigia fino alla
spiaggia libera davanti largo delle Sirene.
"Siamo contro il lungomuro
degli stabilimenti e contro la decisione di cementificare la spiaggia di
Castel Porziano - dichiara Fortunato di "Riprendiamoci le Spiagge" -
inoltre è vergognosa la decisione del tredicesimo municipio di istituire
i parcheggi a pagamento, ennesima dimostrazione di come nel tempo della
crisi si faccia di tutto per togliere soldi ai cittadini. Oggi siamo
qui anche per denunciare il lavoro nero stagionale che coinvolge il 70%
dei ragazzi, spesso giovanissimi, che lavorono negli stabilimenti di
Ostia. Siamo qui per dire che le spiagge sono un bene comune
ingiustamente privatizzato."
Il lungomare romano non è solo lo scenario
di lavoro in nero e di uno sfruttamento radicato ormai da troppi anni
ma è anche teatro di speculazioni e privatizzazioni che colpiscono non
solo le spiagge ma anche il territorio limitrofo. Dopo la discussione
sul progetto Waterfront e sui bandi delle spiagge, arriva la notizia di
un ulteriore privatizzazione che colpirebbe la spiaggia di Castel
Porziano, uno degli ultimi baluardi dell’accesso libero sulle spiagge
del litorale romano.
Questa volta l’acquirente sarebbe l’associazione
Pro Locum Ostium Paradise Beach, autorizzata dall’ufficio delle dogane a
posizionare su un area di circa 12.000 mq un chiosco di circa 100mq,
circa 13 cabine standard e 2 cabine per disabili.
Per approfondire:
Ostia - Riprendiamoci le spiagge invade lo stabilimento Salus
Contro la svendita del demanio marittimo e il lavoro nero stagionale, per le spiagge bene comune!
29 / 7 / 2012
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