Padova 07.10 - Oltre le ordinanze e i divieti, per una città libera e accogliente

Martedì 7 ottobre un'assemblea pubblica cittadina a Scienze Politiche discuterà delle tematiche centrali per l'affermazione del diritto alla città e ad una Padova aperta alle diversità.

4 / 10 / 2014

 Appello di lancio per la prosecuzione della mobilitazione cittadina che certamente si scontra con l'autoritarismo e l'arroganza dei provvedimenti politici del sindaco leghista, ma che vuole guardare ai problemi che ci sono in città. L'esigenza espressa lunedì 29 da quelle mille persone in piazza era proprio far vedere che esiste un'altra cittadinanza, che la Padova vera è quella delle relazioni virtuose tra diversi, non dell'esclusione e della marginalizzazione. 

Di seguito il testo dell'appello:

Quando Massimo Bitonci è stato eletto sindaco di Padova la prima sensazione che serpeggiava era di smarrimento e spaesamento. La città era stata consegnata, con gravi responsabilità del Partito Democratico, alla Lega Nord e cioè a una delle peggiori espressioni della destra populista italiana.

Passato lo shock iniziale si è fatta strada la rabbia, la voglia di non arrendersi, di ritrovare la lucidità, di mettersi in rete e di non rassegnarsi a consegnare la città al razzismo e all’ignoranza. Negli ultimi mesi decine di iniziative spontanee e organizzate hanno animato le nostre strade contribuendo a dare corpo e voce a quella Padova libera e indipendente che non si riconosce nella cultura leghista, a quella Padova che alla xenofobia, alla diffidenza, al rancore contrappone la valorizzazione della diversità, l’accoglienza e la solidarietà.

Ciò che colpisce è l’eterogeneità dei soggetti che si sono riaffacciati sullo spazio pubblico. Si sono attivati gli studenti, i precari, i migranti, i sindacati di base, le associazioni antirazziste, i comitati, i ricercatori, gli artisti di strada, i volontari e tanti altri. La manifestazione di lunedì scorso, partecipata da più di mille persone, è stata soltanto l’ultima tappa, estremamente coinvolgente e determinata, di un percorso che deve avere le gambe per camminare molto a lungo.

La sfida ora si assesta sul terreno della cooperazione tra tante diversità e va lanciata andando oltre alla contestazione alle ridicole ordinanze volute da Bitonci. Cooperare insieme, senza rinunciare alle nostre differenze, per un obiettivo comune, quello di conquistarci il “diritto alla città”, questa sarà nei prossimi mesi la posta in palio. Rivendicare, anzi costruire giorno per giorno il “diritto alla città” può essere declinato da ognuno in modo diverso, può significare attivare idee e pratiche su svariati terreni di intervento.

Può voler dire occuparsi dell’emergenza abitativa battendosi contro la speculazione edilizia, attivarsi contro la condizione dilagante di precarietà e lo sfruttamento continuo delle nostre vite, combattere le discriminazioni razziali e di genere, riprendersi e far rinascere gli spazi abbandonati, vivere le nostre relazioni nello spazio pubblico in modo libero, lavorare nei contesti della marginalità sociale per la difesa della dignità delle persone, mobilitarsi nelle scuole e nelle università per la costruzione di una conoscenza e di una ricerca critica e indipendente e tanto altro ancora.

Riprendersi questo diritto significa rifiutare in tutti i luoghi della città la rigida normazione delle nostre vite e immaginare il contesto urbano come uno spazio di possibilità dove grazie alla cooperazione e alla contaminazione tra diversi non si parli più di degrado e sicurezza, ma di diritti, reddito, welfare e libertà.

Per fare questo salto di qualità e dare corpo tutti insieme a quella Padova come città aperta e solidale invitiamo tutti e tutte a partecipare a un’assemblea pubblica martedì 7 ottobre nella facoltà di scienze politiche alle ore 18.

Se il disorientamento successivo all’elezione di Bitonci ha lasciato subito spazio a una profonda indignazione verso le sue politiche razziste ed escludenti ora è arrivato il momento di trasformare l’indignazione in discussione politica e progettualità comune.

PADOVA CITTÀ APERTA