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Padova #12D - Lo sciopero è di tutt*!

Appello di lancio per una piazza autonoma e indipendente di Padova Città Aperta il 12 dicembre alle ore 9.00 in Piazzale della Stazione.

5 / 12 / 2014

In questi mesi in tanti e tante tra precari e studenti ci siamo confrontat* e abbiamo animato il laboratorio per lo sciopero sociale di Padova. Già il 10 e il 16 ottobre e soprattutto durante la grande giornata del #14N, in centinaia di migliaia di persone in tutto il paese hanno urlato la loro contrarietà all'insieme delle violente politiche che il governo Renzi sta mettendo in campo. Dal JobsAct alla BuonaScuola, dalla legge di stabilità allo SbloccaItalia, il governo Renzi prosegue con velocità il processo di precarizzazione delle vite, di erosione di welfare e diritti, di devastazione e saccheggio dei territori già in corso da oltre vent'anni nel nostro come in tutti i paesi dell'Unione Europea.

In questo contesto, il #12D la CGIL e la UIL, compartecipi negli ultimi decenni delle politiche neoliberali, hanno convocato uno sciopero generale di 8h a posteriori dall'approvazione della riforma del mercato del lavoro più reazionaria e più ignobile degli ultimi anni: il Jobs Act. Dimostrando solo quanto questo passaggio sia solo funzionale, per le segreterie ed i vertici del sindacato, ad uno scontro interno al partito di maggioranza di questo governo, il PD.

In questi mesi nelle piazze di tutto il paese una nuova soggettività composta da studenti, precarie, disoccupati, lavoratrici che stanno perdendo qualsiasi garanzia e diritto, ha denunciato a gran voce quel che stava accadendo all'interno dei palazzi in cui si stava decidendo sulle vite di noi tutt*. Una soggettività che si è presentanta immediatamente composita, intercategoriale e meticcia. Questa nuova composizione lo scorso 3 dicembre, mentre in Senato veniva posta la fiducia alla legge delega sul lavoro, simbolo dello stato di salute della democrazia del nostro paese, ha deciso di riprendersi le strade romane per esprimere il loro dissenso: come unica risposta hanno ricevuto solo una violenta aggressione da parte di un governo che non può e non vuole accettare alcuna forma di opposizione e di protesta, nel silenzio assoluto dei sindacati confederali.

E' per questi motivi che noi che siamo nati e cresciuti in uno stato di precarietà permanente, noi che non abbiamo mai avuto il diritto di sciopero, noi che non ci fidiamo più di chi fa finta di essere dalla nostra parte e non ha mai fatto niente per noi, abbiamo deciso che anche nella giornata del #12D vogliamo riprenderci il nostro diritto di scioperare, bloccando le città e ribadendo che nessuno ci rappresenta, e che anzi chi firma l'accordo per Expo2015, che accetta la somministrazione diffusa del lavoro gratuito, e chi ragiona a partire da quanti più quattrini riesce a intascare non può essere al nostro fianco a lottare per le vite e il futuro di tutti noi.

Il #12D saremo di nuovo in piazza per rispondere al violento attacco che il governo Renzi sta portando alle nostre esistenze. Il #12D ribadiremo che anche chi è precario ha il diritto di scioperare, e lo farà bloccando i flussi delle merci e riconquistandosi quella libertà di movimento che troppo spesso tentano di negarci. Saremo nelle piazze anche per parlare a tutti quei lavoratori che decideranno di scioperare con dei contenuti alternativi rispetto a quelli dei sindacati, perché esiste un’altra opzione rispetto a quella della concertazione. 

Il #12D saremo in piazza perché lo sciopero è di tutti e tutte, e noi ancora una volta ce lo riprendiamo, sfuggendo via dalle loro ormai vuote rappresentazioni.

Soprattutto, il #12D saremo in piazza per chiedere un salario minimo europeo, un reddito incondizionato e un welfare europeo per tutti e tutte. 

Lanciamo l'appuntamento alle 9.00 in stazione FF.SS.

Ma nota bene: quel giorno segui gli Strikers in città, perché o ci pensiamo da soli o nessun altr* lo farà al posto nostro. 

IN THE STREET, FOLLOW THE STRIKERS …

APPELLO DI LANCIO DEL COORDINAMENTO STUDENTI MEDI.

Il 12 Dicembre è stato convocato lo sciopero generale dei sindacati confederali (CGIL e UIL). Sarà una giornata che chiamerà i lavoratori ad astenersi dal lavoro per contrapporsi alle politiche del governo Renzi; tra questi anche i professori e il personale ATA delle nostre scuole.

Di fronte all’approvazione del Jobs Act e alla dichiarata volontà di perseguire con il disegno di legge La Buona Scuola, noi studenti non possiamo non scendere in piazza.

Ma come scendere in piazza il 12 dicembre per far sentire chiara e determinata la nostra voce?

Siamo la generazione del 43% di disoccupati di cui il governo si occupa a suon di sfruttamento nei posti di lavoro e con gli stage e tirocini non retribuiti nelle scuole. Infatti il Jobs Act toglie diritti ai lavoratori e a chi presto lo diventerà, mentre La Buona Scuola trasformerà l’istruzione pubblica in una fabbrica di precari abituati fin dai primi anni a lavorare  senza retribuzione, a scapito di un vero processo di formazione. Per non parlare di tutti quei miliardi spesi in inutili grandi opere invece che nell’edilizia scolastica che è sempre più fatiscente.

Sentiamo la necessità di convocare una piazza indipendente in cui porteremo i contenuti che ci hanno caratterizzato il 14 novembre : vogliamo reddito e diritti, un’ istruzione degna del suo nome e realmente accessibile che metta  in primo piano l’apprendimento critico dello studente.

Per questo la nostra piazza, com’è stato anche negli scorsi mesi, sarà condivisa anche dalle categorie della società che si contrappongono al disegno del Paese di Renzi, dagli studenti universitari ai lavoratori della logistica e ai migranti. Crediamo che il confronto non sia imporre le riforme dall’alto e senza alcun tipo di interlocuzione, ma sia far scegliere liberamente ai diretti interessati cosa è meglio per il loro futuro! Nella nostra piazza, quindi, ci sarà uno scambio costante tra i cittadini e le cittadine colpiti in prima persona dalle politiche scellerate del Governo: soltanto insieme ed uniti possiamo immaginare un nuovo modo di vivere nelle scuole, nei posti di lavoro, nelle nostre città.

Vi invitiamo tutti alle 9.00 in Piazzale della Stazione per riprendere la nostra capacità di decisione sulle nostre vite. Nel giorno dello sciopero, blocchiamo la città! Facciamo sentire al Governo che non avrà mai degli studenti obbedienti, ma delle scuole ribelli!