Padova - Ancora uno sfratto bloccato, facciamo il nostro Piano Casa

Decine di famiglie e attivisti questa mattina in Arcella per rilanciare le mobilitazioni per il diritto alla casa e la dignità per tutti.

22 / 5 / 2014

Questa mattina una grande mobilitazione dell' Assemblea Sociale per la Casa di Padova ha bloccato e impedito che l' ennesimo dramma sociale si consumasse: più di 50 persone hanno evitato con determinazione che una famiglia con due figli minori, residente a Padova, nel quartiere Arcella, da molti anni e con uno sfratto esecutivo al 4° accesso per morosità incolpevole, finisse per strada.
Una mobilitazione forte che continua il percorso delle ormai decine e decine di sfratti bloccati da Asc, che insieme alle 3 occupazioni abitative ancora in piedi, rappresentano un bagaglio prezioso e da rivendicare a gran voce.

E' infatti il momento di portare la battaglia e le lotte sulla casa su di un piano di conflittualità sociale generale e complessivo: l' attacco che il Governo Renzi con il decreto Lupi ed il Piano Casa stanno portando ai movimenti è durissimo e allo stesso tempo vergognoso: come abbiamo già denunciato negli scorsi giorni, l' art. 5 costituisce una vera e propria infamia nei confronti dei più poveri e di chi auto-organizzandosi e riappropriandosi di spazi vuoti, immobili sfitti e lasciati a degrado e speculazione, ha trovato una soluzione al problema abitativo e ha dato un tetto ai propri figli.

Non accesso alla residenza, graduatorie d' assegnazione ma ancora peggio impossibilità di attivare le utenze minime per vivere, sono la condanna alla morte sociale.

A Padova la situazione è la stessa di quella che troviamo in tutto il territorio nazionale: silenzio assoluto da parte delle istituzioni, Sindaci, Assessori, Prefetture, Uffici Casa, Servizi Sociali fanno a gara a chi fa meno per provare a risolvere il dramma degli sfratti. Di sicuro oltre a non essere in grado di fare politiche abitative serie, hanno anche paura di mettere mani su quell' enorme patrimonio privato e semi-pubblico che esiste in città e che per motivi a noi ignoti è lasciato sfitto.

Centinaia di appartamenti disponibili ad essere assegnati o concessi in locazione, messi invece in assurdi e fuori tempo piani vendita, gestiti malamente dall' Ater o lasciati alla speculazioni da grandi fondazioni, banche e società private.

Noi le nostre proposte le abbiamo fatte e le faremo. La moratoria sugli sfratti, la stiamo facendo blocco dopo blocco, resistenza dopo resistenza. Abbiamo indicato la via, adesso la metteremo in pratica, se nessuno si assumerà le proprie responsabilità.

La strada per i movimenti per il diritto all' abitare è ardua e in salita, ma la sfida sebbene complessa è tutta da accettare.

Faremo della lotta per la casa, del blocco degli sfratti, una campagna sociale che punti in alto e che rivendichi e ottenga per tutti un nuovo reddito, un nuovo welfare, un nuovo modo di immaginare il cambiamento in questo paese.

Con un pensiero a Paolo e Luca e a tutti coloro colpiti dagli assurdi provvedimenti per reprimere il movimento.

E con il dovere di abolire dal basso il Piano Casa e l' art. 5.

Per vincere davvero. 

Non ci fate paura.

Liberi tutti.

Asc Padova

Adl Cobas