Questa mattina l'ASC, Assemblea Sociale per la Casa di Padova, ha occupato la sede cittadina dell'ATER.
Un centinaio di attivisti si sono presentati nell'atrio dell'Ente regionale, chiedendo di poter parlare con i dirigenti dell'azienda per consegnare un avviso di sloggio all'Ater dal territorio di Padova e del Veneto. Questo per dire chiaramente che l'unica soluzione possibile alle fallimentari ed inadeguate politiche di gestione dell'emergenza abitativa, di cui l'ATER è responsabile, non è la revisione di questa struttura, bensì la sua chiusura.
Di fronte allo sbarramento dell'ingresso agli uffici, e nonostante la presenza delle forze dell'ordine, con determinazione gli attivisti si sono conquistati a spinta l'accesso al piano superiore, dove l'avviso di sloggio è stato consegnato al direttore dell'Ente.
Con l'iniziativa di questa mattina, la prima dopo la partecipata assemblea di martedì scorso al CSO Pedro, l'ASC ha voluto denunciare l'inefficienza delle risposte ad un problema sempre più drammatico e diffuso. A fronte di centinaia di sfratti esecutivi per morosità, infatti, l'ATER svende il proprio patrimonio sul mercato privato e, come è emerso anche dall'inchiesta denominata “Pantano”, assegna decine di appartamenti a chi non ne ha alcun diritto e necessità come dirigenti pubblici e amministratori.
Un avviso di sloggio perchè quest'agenzia, uno dei tanti inutili carrozzoni pubblici, venga chiusa e il suo patrimonio, migliaia di immobili solo nella provincia di Padova, venga restituito ad una gestione comune, trasparente e attenta alle esigenze di chi vive sulla propria pelle la difficoltà abitativa.
L'iniziativa pubblica di oggi apre gli orizzonti di un nuovo percorso di mobilitazione per il diritto all'abitare per rimettere al centro del dibattito pubblico una questione che colpisce uno dei diritti fondamentali che a tutti dovrebbe essere garantito a Padova , come tutto il nord-est.
I manifestanti hanno infine dichiarato che oggi è stato indicato il problema e che da ora s'inizieranno a praticare le soluzioni.
Di suguito il testo del volantino dell'ASC distribuito durante l'iniziativa e gli appuntamenti dell'assemblea:
NASCE ASC – PADOVA, ASSEMBLEA SOCIALE PER LA CASA
Nel tempo della crisi, quello della casa e dell'abitare sono diventati
un problema centrale per milioni di persone. Migranti che si vedono
sfrattati dalle loro case; precari e giovani coppie sempre più in
difficoltà a pagare la rata del mutuo o l'affitto; studenti vessati
dalle pesantissime tasse universitarie, senza borse di studio e
studentati.
In un quadro sociale in
cui il numero di disoccupati è in costante aumento, le prospettive dei
giovani laureati e non si fanno sempre più incerte, la battaglia per il
diritto all'abitare diviene un vero e proprio terreno di lotta per il
reddito e la dignità di tutti.
Solo a Padova sono centinaia gli
sfratti per morosità che vengono eseguiti ogni anno, segno di
un'emergenza sociale a cui le istituzioni non danno alcuna risposta
concreta ed efficace.
Viene invece alla luce la gestione
clientelare degli immobili da parte di enti pubblici come l'ATER, che
invece di destinare le case a chi è in difficoltà le svende per fare
cassa o le assegna ad amici e parenti.
Contemporaneamente
migliaia di giovani e studenti fuorisede devono sempre più fare i conti
con l'impossibilità di sostenere il costo di un affitto a causa di una
precarietà che colpisce fasce sempre più ampie di popolazione.
Il percorso di ASC in questo contesto non parte da zero: nell'ultimo
anno decine di sfratti sono stati rinviati e una palazzina abbandonata è
stata occupata per dare casa a tre famiglie, grazie ad un percorso di
lotta che ha coinvolto attivisti, migranti e precari.
Vogliamo
perciò rilanciare a Padova una larga mobilitazione che riscriva dal
basso le politiche abitative di questa città, riconquistando quel
reddito che questa crisi mette sempre più in discussione,
riappropriandosi di quell'enorme patrimonio lasciato al degrado o alla
speculazione.
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