Profughi: prima abbandonati poi arrestati. Quale giustizia?

Padova - Crisi, giustizia e diritti

Giovedì 21 febbraio, ore 21.00, cso Pedro, via Ticino 5, Padova

12 / 2 / 2013

Dall'inferno libico alle carceri italiane, ancora una volta le emergenze sociali diventano questioni di ordine pubblico.
A Padova, a seguito delle contestazioni nel centro di accoglienza Casa a Colori, cinque profughi subsahariani sono stati arrestati con l'accusa di sequestro di persona, dopo essere fuggiti dalla dittatura libica, dopo che per un anno e mezzo l'Italia ha violato ogni protocollo sulle garanzie per i richiedenti asilo e rifugiati. Le democrazie europee vacillano di fronte alle istanze di accoglienza. La politica tace mentre la giustizia, quella dei tribunali, fa il suo corso e ci consegna ancora una volta l'attualità del rapporto distorto tra questioni sociali e legalità.
Lo spazio della crisi intensifica ancor di più questa spirale. In questo gioco di spinte tra ordine e volontà di trasformazione, tra norme e giustizia sociale, inserito in un contesto di compressione dei diritti senza precedenti, vogliamo affrontare questo inaggirabile nodo del nostro presente.


Ne discutiamo con:
GIOVANNI PALOMBARINI, Magistratato
PAPE DIAW, Portavoce della comunità senegalese di firenze
AURORA D'AGOSTINO, Avvocato del Foro di Padova
LUCA CASARINI, Globalproject
NICOLA GRIGION, Progetto Melting Pot Europa

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